Zenzero: proprietà, benefici e controindicazioni

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Lo zenzero è uno degli alimenti più ricercati, apprezzati e discussi della cucina. Viene generalmente usato per insaporire e donare un aroma distintivo alle preparazioni.

Può essere utilizzato fresco, grattugiato, sotto forma di canditi e anche in polvere, soprattutto quando si decide di arricchire bevande, dolci o per realizzare delle tisane o succhi rivitalizzanti.

Ha un sapore fortemente caratteristico: tendente al piccante, nonostante sia forte e leggermente aspro, non risulta mai troppo invadente. Mantiene, in ogni contesto, una piacevole freschezza.

In natura il suo nome è Zingiber officinale Roscoe ed è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.

Originaria dell’estremo oriente, si presenta con un fusto di circa un metro di altezza su cui crescono foglie da un caratteristico colore che oscilla tra il giallo e il verde. Nella sua radice, il rizoma, risiedono le migliori proprietà che, in culture come quella indiana e cinese, sono considerate miracolose e vengono tramandate storicamente nella tradizione medica.

Proprietà nutrizionali dello zenzero

Le proprietà nutrizionali dello zenzero sono molteplici, ritagliandosi uno spazio importante anche in campo medico. Contiene diversi principi attivi e nutritivi come zuccheri, sali minerali, vitamine e amminoacidi.

Ha un potentissimo potere antinfiammatorio e favorisce la digestione, aiutando l’attivazione del metabolismo e lo smaltimento dei grassi. Alleggerisce la nausea in tutte le sue forme e recenti studi gli hanno riconosciuto importanti proprietà antitumorali, soprattutto per quanto riguarda la protezione delle pareti intestinali.

Benefici dello zenzero

Lo zenzero ha particolari benefici sull’organismo, e un suo consumo regolare può aiutare a curare piccoli disturbi o, semplicemente, favorire il benessere di corpo e mente.

Zenzero come antinfiammatorio

Lo zenzero ha delle importanti doti antinfiammatorie: aiuta ad attenuare i dolori articolari così come quelli muscolari e favorisce la gestione dei sintomi del ciclo mestruale. Allevia il mal di testa, aiuta a regolarizzare l’equilibrio dello stomaco e il buono stato dell’esofago.

Alcune ricerche hanno paragonato il suo operato a quello di farmaci come l’ibuprofene o il cortisone, ottenendo dei risultati a dir poco sorprendenti.

Zenzero contro la nausea

Lo zenzero è spesso utilizzato per alleviare la nausea, sia quella che viene causata generalmente dai i viaggi, in nave, in auto o in aereo, e con le dovute precauzioni anche per quella che le donne soffrono durante il periodo della gravidanza.

Può essere consumato a pezzetti, come semplici caramelle o preparando delle classiche tisane.

Zenzero come digestivo

Lo zenzero, grazie alla sua proprietà gastroprotettiva che aiuta a mantenere l’equilibrio della mucosa gastrica, ha un importante effetto digestivo.

Consumare un pezzettino di zenzero fresco dopo il pasto può favorire tutti coloro che soffrono di digestione lenta o difficile e può evitare gonfiori. In molti casi viene utilizzato per diete disintossicanti, favorendo lo smaltimento delle tossine.

Zenzero per il sistema immunitario

Lo zenzero è un efficace alleato del sistema immunitario. Nelle culture orientali è tradizionalmente utilizzato per combattere febbre e stati influenzali.

Grazie alle sue proprietà antisettiche ha importanti effetti sulle vie respiratorie, favorendone la decongestione. Ideale in questi casi un caldo infuso con miele e limone.

perché mangiare lo zenzero

Effetti collaterali e controindicazioni dello zenzero

Lo zenzero va assunto con scopi terapeutici solo sotto le indicazioni del medico o il consulto dell’erborista.

Anche se non si può parlare di veri e propri effetti collaterali, è importante gestire la durata e le dosi dell’assunzione soprattutto per coloro che devono fare fronte a particolari patologie, per chi soffre di pressione alta o per tutti quelli che seguono terapie che hanno a regime alcuni farmaci specifici, come gli anticoagulanti.

Stesso discorso vale per le donne in gravidanza. È quindi importante fare attenzione a tutte queste variabili, perché i possibili benefici possono invece trasformarsi in effetti indesiderati, come allergie, che spesso sfociano in eruzioni cutanee, mal di stomaco e problemi intestinali.

Come scegliere e acquistare lo zenzero

Lo zenzero è commercializzato in diverse forme. Viene generalmente venduto fresco, in polvere, essiccato, in canditi o in tantissime altre maniere.

Ogni tipologia dà degli spunti per realizzare ricette diverse ed esalta alcune sfumature piuttosto che altre. Ovviamente, per godere a pieno delle caratteristiche, del sapore tipico e di tutte le proprietà dello zenzero, è consigliabile consumarlo fresco.

Quando si acquista lo zenzero è importante che la buccia sia tonica, compatta, soda e che abbia un certo peso specifico, dovuto al mantenimento dei liquidi. Se si scegliere di acquistare lo zenzero per poi coltivarlo, infine, va preferito quello biologico e non trattato con agenti anti-germinativi, che renderebbero impossibile la coltivazione dello zenzero.

lo sapevi che - zenzero

Stagionalità dello zenzero

La coltivazione e la vendita dello zenzero sono fortemente legate al periodo caldo dell’anno. In quanto pianta di origine tropicale, infatti, lo zenzero soffre molto il freddo, e difficilmente lo si troverà fresco nei mesi invernali, almeno che non sia un prodotto di importazione.

La coltivazione inizia dunque nel mese di aprile, e prosegue per tutta l’estate. Lo si potrà dunque acquistare fresco tra l’estate e l’autunno, mentre per quanto riguarda lo zenzero essiccato o i prodotti derivati, possono essere reperiti senza difficoltà durante tutto l’anno.

Varietà di zenzero

Lo zenzero appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. Tra queste, si distinguono numerose varietà di pianta dello zenzero, di cui solo l’officinalis ha un reale uso alimentare, oltre che nella medicina alternativa.

Tra le altre varietà di zenzero esistenti c’è lo zenzero a giglio bianco, le cui foglie e fiori si utilizzano per i distillati, la galanga (tipica dell’Asia meridionale) e, tra le piante associate botanicamente, anche il cardamomo e la curcuma.


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