Tra i dolci al cucchiaio più amati, l’Italia vanta la Torta Diplomatica, un classico della pasticceria proposto in tutto lo stivale in versione torta o pasticcino mignon, il “Diplomatico”.
Golosa e prelibata, la Torta Diplomatica è un classico della pasticceria italiana. Si tratta di un dolce a più strati con una golosa farcitura che diviene spesso il dessert protagonista indiscusso di feste di compleanno e pranzi speciali in tutta la penisola. Nelle pasticcerie, viene proposta sia in versione torta sia in piccoli tranci o come mignon, il cosiddetto pasticcino “Diplomatico”.
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La Torta Diplomatica ha conquistato fama e successo, grazie alla particolarità di essere composta da più strati: si parte da una fragrante base di pasta sfoglia, poi, una golosa crema diplomatica e un cuore di morbido pan di spagna con bagna al liquore o allo sciroppo (solitamente si utilizza il rum, ma sono apprezzati anche sciroppi e liquori diversi in versioni più innovative) e, per terminare, ancora uno strato di pasta sfoglia cosparso di tanto zucchero a velo.
Seguendo la ricetta originale dell’Accademia Italiana della Cucina, sulla base – il primo disco di pasta sfoglia – si spalma anche un velo di gelatina di albicocca, sul quale si distribuisce la crema diplomatica, poi, si appoggia il pan di spagna con bagna al maraschino, ancora crema e, per finire, il secondo disco di pasta sfoglia sempre con un velo di gelatina di albicocca distribuito sul rovescio. Infine, sulla superficie dell’ultimo disco di pasta sfoglia si versa zucchero a velo finissimo.
La crema diplomatica, ingrediente protagonista di questa torta, è una ricca farcitura piuttosto soda e sostenuta che mette insieme crema pasticcera, colla di pesce, panna montata e zucchero a velo. Il procedimento per imbandirla è semplice e veloce, soprattutto se si acquistano pasta sfoglia e pan di spagna già pronti. Scegliendo di realizzarla a casa, basta preparare: un pan di Spagna in una tortiera di 24 cm, due dischi di pasta frolla della stessa misura e circa 400 grammi di crema pasticcera.
La nascita della ricetta della Torta Diplomatica è poco chiara, probabilmente, le sue origini sono datate intorno al 1400 d.C. . Campania e Sicilia se ne contendono la paternità, ma il suo inventore pare sia stato il Duca di Parma, il quale fece preparare questo dolce speciale da un cuoco nelle sue cucine per donarlo a Francesco Sforza, Duca di Milano. Il nome di Torta Diplomatica sembrerebbe derivare pure dall’usanza propria dei diplomatici, professione tipica dei membri dell’aristocrazia, di portarla in dono ai regnanti in Italia e alle corti straniere, in rappresentanza dei paesi di origine. Il nome potrebbe essere connesso anche a quello della crema diplomatica, presente tra gli ingredienti.
Nella tradizione culinaria partenopea, l’avvento della Torta Diplomatica si fa risalire alla cosiddetta “zuppetta”: un dolce creato nella città del Golfo, da un cuoco della corte di Ferdinando I di Borbone- Due Sicilie per un banchetto in onore degli Inglesi e del Capitano Nelson, durante la Repubblica Partenopea. Per l’occasione, il pasticcere di corte preparò un dessert a base di biscotti secchi, rum e crema pasticcera: la “zuppetta”! A Napoli, altri racconti narrano pure che questa torta nacque per rimpiazzare il dolce maldestramente fatto cadere da un cameriere.
Oggi, molti pasticcieri conosciuti propongono versioni differenti di Torta Diplomatica, dove a variare sono la bagna (liquori e sciroppi differenti) e la crema, spesso, sostituita con altre creme come crema al burro, solo crema chantilly o crema di ricotta. Quest’ultima farcitura è tipica della Sicilia dove, accanto a cannoli e cassate, si può trovare pure questa versione di Torta Diplomatica. La crema di ricotta viene preparata con ricotta di pecora, zucchero e gocce di cioccolato. In alcune ricette della pasticceria moderna, spesso, sia nella crema diplomatica sia in altri tipi di creme, vengono aggiunti anche frutti di bosco o fragoline e fragole.
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