I Tarallucci sono biscotti di pasta frolla tradizionali, molto famosi, commercializzati da Mulino Bianco. Fragranti e deliziosi, sono un ottimo accompagnamento per una pausa caffè o una merenda in famiglia. Oggi vi diciamo come emularli al meglio, con una ricetta facile e veloce per ottenere sui 40 biscotti. Pronti?
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Montate lo zucchero con la margarina e il burro morbido.
Quando avrete ottenuto una bella crema spumosa, unite l’uovo, il miele sciolto e poca alla volta la farina setacciata con il lievito. Poi amalgamate per bene.
Stendete la pasta non troppo sottile (1 cm) e ricavate tanti biscotti con una tagliapasta rotondo.
Decorateli facendo una leggera incisione concentrica con un tagliapasta circolare più piccolo rispetto al precedente e completate con tante piccole incisioni tra l’incisione appena formata e il bordo esterno.
Trasferiteli su una placca rivestita con carta forno e spennellate la superficie con un uovo sbattuto.
Infornate a 180° per 10 minuti.
I Tarallucci, come molti altri prodotti da forno italiani, hanno le loro radici nella tradizione contadina e artigianale del Sud Italia. Sono biscotti con una storia che si intreccia con quella dei taralli, prodotti un po’ simili, ma ben conosciuti nella loro versione salata.
L’origine dei taralli, di per sé, risale probabilmente al 1400 quando vennero creati per la prima volta in Puglia. Leggenda vuole che vennero inventati da una madre che, non avendo un granché di risorse a disposizione, impastò ciò che aveva in casa: farina, olio, vino e sale. Per la Puglia non è inusuale preferire ricette salate, basta pensare alla paposcia pugliese.
Col tempo, come tutte le ricette povere, la ricetta si è evoluta includendo una doppia cottura che dà ai taralli la loro caratteristica croccantezza. Metodo di preparazione poi applicato anche ai taralli in versione dolce, che hanno una consistenza un po’ simile.
Oggi come oggi, quelli che comunemente conosciamo come Tarallucci sono quelli resi popolari a livello nazionale da Mulino Bianco negli anni ’70, diventati un simbolo di semplicità e del genuino della cucina del Bel Paese. Questo qui è un biscotto da caffè, da tè o anche da solo (o due con in mezzo un po’ di marmellata).
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