Il sambuco è un arbusto tipico del sottobosco, si riconosce per la corteccia rugosa cosparsa di lenticelle e le foglie color verde opaco composte da 3-7 foglioline oblunghe e picciolate. Cresce spontaneo nei boschi umidi, lungo i corsi d’acqua, non oltre i 1400 mt.
In montagna esiste un altro sambuco con le medesime proprietà e frutti di color rosso (sambucus racemosa).
In autunno si raccolgono le bacche nere e carnose riunite in grappoli, particolarmente ricche di vitamine C e del gruppo B.
In primavera va effettuata la raccolta dei getti apicali giovani e delle ombrelle floreali, avendo l’accortezza di non spiccare tutto da una sola pianta, ma da più esemplari. Ciò non recherà danno.
Noto per le sue proprietà medicamentose, e per la possibilità di usare i frutti in conserve, succhi, biscotti, gelatine. I getti terminali, privati delle foglioline, vengono lessati a lungo per togliere un gusto non gradevole, e poi mangiati come gli asparagi. Non è un piatto particolarmente gustoso, ma può servire per scoprire, con altre verdure, gusti nuovi.
Questo vale solo per i getti, perchè sia i fiori che i frutti sono molto gustosi.
Da evitare l’impiego di corteccia fresca e bacche acerbe per non incorrere in avvelenamenti.
Nella notte del 24 giugno, per San Giovanni, era consuetudine, in alcune regioni, preparare le frittelle di sambuco con le infiorescenze ad ombrella. Oggi il succo di sambuco è molto usato nelle diete ipocaloriche, particolarmente per la sua azione depurativa.
Ingredienti: 3-5 grappoli di frutti di sambuco, 400 gr. di riso semintegrale, 2 scalogni, 1 dado vegetale biologico, olio extravergine di oliva, ½ tazza di panna fresca, sale.
Preparazione: sciogliere il dado vegetale in un litro di acqua bollente. Sbucciare e tritare finemente gli scalogni, farli rosolare in padella con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Unire al soffritto il sambuco sgranato e sciacquato , cuocere a pentola coperta una decina di minuti il condimento, quindi versare il riso e amalgamare.
Continuare la cottura unendo a poco a poco il brodo. 5’ prima di spegnere la fiamma, aggiustare di sale . A fine cottura , mantecare con la panna fresca. Servire al dente, ben caldo con delle bacche di sambuco intere.
Ingredienti: rametti verdi apicali di sambuco, farina, uova, strutto o olio extravergine di oliva, sale
Procedimento: lessare i rametti di sambuco. Cambiare l’acqua e dare ancora un bollore. Quando saranno ben teneri, asciugarli, passarli nelle uova leggermente sbattute e nella farina. Friggere in strutto (sugna) bollente o in olio extravergine di oliva. Servire caldo come antipasto.
Ingredienti: fiori di sambuco, farina, olio extravergine di oliva, sale
Procedimento: preparare una pastella con uova, sale e acqua, immergere le ombrelle con i fiori non ancora schiusi nella pastella poi nella farina. Friggere in olio bollente. Servire come antipasto.
PS. Esiste anche la versione dolce, in questo caso l’impasto, dovrà essere preparato con latte, uova leggermente battute, sale, poco zucchero, e tanta farina quanto basta per avere una pastella morbida e cremosa. Vi si immergono le ombrelle con i fiori e si friggono in olio bollente fino a doratura, e dopo averli fatti asciugare su carta da cucina si spolverizzano di zucchero a velo e si servono caldi come dessert.
Ingredienti: fiori di sambuco secchi 100 g., aceto di vino rosso 1 lt.
Procedimento: versare gli ingredienti in una bottiglia di vetro e lasciar macerare al sole per 5 giorni, poi filtrare.
Ingredienti: Fiori di sambuco secchi, acqua bollente, Zucchero (facoltativo)
Procedimento: i fiori dovranno essere colti prima di essere completamente sbocciati e seccati all’ombra. La tisana è molto aromatica e forse non appetita a tutti, tuttavia dosandoli opportunamente si avrà a disposizione una efficace corroborante. Usata fredda con l’aggiunta di una buccia d’arancio, sarà una bevanda rinfrescante per la calura estiva. Dosaggi, secondo i gusti personali.
Ingredienti: 2 mele, 1 tazza di bacche di sambuco, 4 palline di gelato alla vaniglia, 100 g. di farina semi integrale, 1 uovo, 1 bicchiere e mezzo di latte, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, succo di limone, un pizzico di sale.
Procedimento: in una ciotola versare la farina, lo zucchero e un pizzico di sale, un uovo intero e amalgamare il tutto stemperando con il latte. Quando l’impasto è fluido, aggiungere un cucchiaio di olio extravergine di oliva e mescolare. Ungere una padella, meglio se antiaderente, con un batuffolo di cotone imbevuto di olio, quando è ben calda versare un mestolino di pastella, cuocere fino a doratura di ambo i lati, fino ad esaurire l’impasto. Sbucciare e affettare sottili le mele e lavare bene il sambuco, poi irrorare entrambi con succo di limone. Servire ciascuna crespella ripiegata a metà, farcita di mele e sambuco, e con una pallina di gelato alla vaniglia.
P.S. A piacere si possono cuocere le mele con poco zucchero, una noce di burro e mezzo bicchiere di vino bianco. Quando sono cotte, belle asciutte e quasi sfatte farle raffreddare, unirle al sambuco e procedere come sopra.
La Videoricetta Top