Il latte caldo col miele: un grande classico rimedio della nonna e un mito da sfatare. Ebbene sì, considerato da sempre un vero e proprio toccasana, soprattutto per alleviare i sintomi da raffreddamento e il mal di gola, il miele nelle bevande calde, invece, non andrebbe aggiunto. A darci questa notizia, per certi versi sconvolgente, è un esperto, ovvero il più importante apicoltore d’Italia Giorgio Poeta.
Tutti sanno che il miele è un vero e proprio super food, ricco di proprietà benefiche e nutrienti (che dopo vedremo nel dettaglio). Questo però non significa che possa essere usato sempre e combinato con qualsiasi altro alimento.
La classica tazza di latte o tè bollente con il miele, infatti, non fa bene come si crede da sempre. Puntualizziamo: non che faccia male. Un esperto come lì apicoltore Giorgio Poeta, però ci spiega che il calore è un acerrimo nemico del miele, un ingrediente prezioso, quanto delicato. Infatti, le bollenti sopra i 50° C, aumentano in maniera importante ed immediata un indicatore del miele che è l’Hmf: si tratta di un prodotto di disidratazione del fruttosio, utilizzato come indice di freschezza del miele e del suo stato di conservazione. Le alte temperature lo influenzano e portano ad deterioramento enzimatico del miele. In pratica cosa succede? Che perde le sue caratteristiche organolettiche, quelle che lo rendono un ottimo rimedio nel mitigare i sintomi di tosse e raffreddore. Infatti, il miele agisce come un film, proteggendo le mucose e agendo come antisettico naturale.
Quando, però, si tuffiamo un cucchiaio di miele in una bevanda bollente, questo perde tutte le sue proprietà nutritive, ad eccezione del potere dolcificante. È lo stesso concetto del miele pastorizzato che troviamo nei supermercati, che viene portato a una temperatura di circa 70°C per pochi istanti, sufficienti per perdere i suoi nutrienti.
La soluzione? Basta aspettare qualche minuto che la bevanda si raffreddi (o scaldarla meno) e poi aggiungere il miele per ottenere tutti i suoi benefici e il piacevole effetto dolcificante.
Già Pitagora lo considerava un vero e proprio “elisir di lunga vita”, per gli egizi e i romani era “un dono degli Dei”: il miele è un prodotto naturale elaborato dalle api a partire dal nettare dei fiori che, successivamente, viene raccolto e trasformato. Ad oggi esistono ben 300 tipi di miele, la cui varietà dipende dal nettare dei diversi fiori bottinati dalle api.
Il miele uno degli alimenti più antichi, apprezzato sia per il suo sapore, per il potere dolcificante, ma soprattutto per le sue proprietà benefiche e curative che possiamo così riassumere:
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