Le sarde in saor sono una tipica pietanza veneta, preparata per nobilitare un pesce povero come le sarde. Il saor, o savor, era una preparazione agrodolce a base di cipolle e aceto che conferiva a questo piatto una lunga conservazione.
Procedimento
Aprite le sarde a metà dalla pancia, eliminando le viscere, la testa e la spina principale. Lavatele accuratamente sotto l’acqua corrente e asciugatele con della carta da cucina.
Scaldate l’olio per friggere in una pentola. Infarinate le sarde nella farina 00 e friggetele nell’olio. Scolatele poi dall’olio in eccesso e asciugatele con la carta da cucina.
Affettate le cipolle. Scaldate 4 cucchiai d’olio d’oliva in una padella capiente, versate le cipolle, salatele e pepatele e rosolatele a fuoco basso fino a quando non saranno morbide. Dopo 10 – 15 minuti, sfumatele con l’aceto, proseguite la cottura per un paio di minuti e spegnete in tutto.
Riponete su un piatto o su una piccola pirofila di vetro le sarde fritte e le cipolle all’aceto a strati. Cospargete ogni strato con l’uva passa, i pinoli e profumate il tutto aggiungendo qualche foglia d’alloro e grani di pepe nero. Coprite e riponete in frigorifero a riposare per almeno una notte.
Al momento di servire, trasferite le sarde in saor su un piatto da portata e accompagnatele con la cipolla e fette di polenta abbrustolita.
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