Ferragosto è sinonimo di festa, relax e soprattutto convivialità, e niente sa unire gli italiani come un buon pasto, che si tratti di un pic-nic sulla spiaggia, un pranzo in campagna, o una cena in montagna.
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Le radici del Ferragosto risalgono all’epoca dell’Imperatore Augusto, che nel 18 a.C. introdusse le feriae Augusti, un periodo di riposo e celebrazione che coincideva con la fine delle fatiche agricole. La festa venne poi riposizionata al 15 di agosto dalla Chiesa per combaciare con l’Assunzione di Maria.
Nell’era moderna, la tradizione del pranzo fuori casa durante Ferragosto è stata rinforzata dal regime fascista che, per favorire l’accesso alle vacanze anche alle fasce meno abbienti della popolazione, organizzava viaggi a prezzo ridotto, dando origine al pranzo al sacco.
Oggi questa tradizione si arricchisce con una varietà di piatti, dai più semplici come il panino con la mortadella o la parmigiana, a quelli più elaborati come le lasagne o la pasta al forno.
Ogni regione italiana ha le sue specifiche tradizioni gastronomiche legate al pranzo di Ferragosto. Perchè il Ferragosto non è solo un momento di riposo, ma anche un’occasione per celebrare la ricchezza e la diversità della cucina italiana, gustando le delizie che ogni regione ha da offrire.
La Valle d’Aosta propone la Seupa à la Vapelenentse, una zuppa a base di pane, fontina e brodo di carne.
In Piemonte si gustano le Margheritine di Stresa, dolci biscotti creati nel 1857 in onore della principessa Margherita di Savoia. In Lombardia, invece, si predilige il minestrone freddo, ricco di verdure estive e riso.
In Friuli-Venezia-Giulia si preparano i classici cjarsons, mentre nel Trentino-Alto Adige non possono mancare i tipici canderli.
La Liguria propone il minestrone arricchito con il pesto e la capponadda, un’insalata tipica dei marinai che si basa su gallette del marinaio, aglio, olio, acciughe, olive e capperi, arricchita con ingredienti freschi come il tonno e i pomodori.
Il Veneto propone le classiche sarde in saor mentre in Emilia non possono mancare i cappelletti al ragù.
In Toscana, invece, si degusta il piccione ripieno di finocchiona, un salume toscano aromatizzato al finocchio, e i tipici biscotti di Mezz’Agosto, a forma di ciambella e realizzati con vino e anice.
In Umbria, la tradizione vuole gli gnocchi al sugo di papera, un piatto tipico della cultura contadina, mentre in Lazio, si predilige il pollo in umido con peperoni o alla romana, un piatto dal sapore delicato e dolce.
Nelle Marche troviamo l’oca arrosto e in Molise i cavatelli al sugo di maiale.
A Roma e nel Lazio un grande classico è il pollo con i peperoni.
In Campania, si gustano gli zitoni con capperi e pomodorini, e i taralli, dolci tipici della regione con una copertura glassata di acqua e zucchero, lievemente aromatizzata con succo di limone.
In Puglia impossibile non trovare le famose orecchiette alle cime di rapa, mentre in Calabria è d’obbligo la pasta al forno.
Nella tavola sarda ci sono i culurgiones di patate, mentre in Basilicata viene preparato l’agnello alla lucana.
La Sicilia propone il Gelo di Melone, un dessert simile a un budino a base di polpa di anguria (perchè in Sicilia con il termine melone si indica l’anguria), zucchero e farina, che viene poi lasciato raffreddare in freezer.
Non possono poi mancare i peperoni e i pomodori ripieni, un classico dell’estate in tutto il bacino del Mediterraneo, che possono essere farciti con una serie di ingredienti differenti, da pangrattato, olio, formaggio, uova, erbe, aglio a tonno e capperi, mentuccia e prezzemolo.
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