Pak choi: proprietà, benefici e controindicazioni

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Conosciuto anche con l’appellativo di cavolo cinese, il pak choi vede appunto le proprie origini nel continente asiatico, con una lenta e graduale diffusione che sta raggiungendo una portata pressoché globale.

Esso deve la sua celebrità, oltre che al proprio gusto delicato, anche ad un insieme di effetti benefici, dati a loro volta dalla lunga serie di principi nutritivi. Facente parte della famiglia delle Brassicaceae, il pak choi viene in maniera particolare utilizzato dalla cucina cinese, con il proprio aspetto esteriore che ricorda, seppur lontanamente, la lattuga romana. Come accennato in precedenza, il suo sapore tende al dolciastro, con una consistenza croccante al palato tutt’altro che sgradevole.

Si tratta di due caratteristiche che rendono tale ingrediente adatto ad essere aggiunto alle preparazioni più disparate, visto inoltre che può essere consumato crudo o cotto, con peculiarità organolettiche quasi totalmente invariate. Nella fattispecie in cui si scelga di cuocerlo, cosa buona e giusta è sapere che per il gambo, visto che è più coriaceo, è necessario un minutaggio maggiore se paragonato al tempo invece occorrente per le foglie.

Vista l’articolata serie di giovamenti che la sua assunzione comporta, il pak choi sta progressivamente acquisendo fette di mercato sempre maggiori, per un conseguente apprezzamento che tocca anche i nostri confini. L’introduzione nel continente europeo è avvenuta alla fine dell’Ottocento e le sue coltivazioni in ambito italiano sono rintracciabili in Puglia.

La composizione

Prendendo i considerazione un quantitativo di 100 grammi di pak choi, la concentrazione di nutrienti è descrivibile in questo modo:

– 95,3 gr di acqua;
– 1,5 gr di proteine;
– 2,18 gr di carboidrati;
– 0,2 gr di grassi;
– 1 gr di fibra;
– 1,18 gr di zuccheri;
– 105 mg di calcio;
– 0,8 mg di ferro;
– 19 mg di magnesio;
– 37 mg di fosforo;
– 252 mg di potassio;
– 65 mg di sodio;
– 0,18 mg di zinco;
– 4468 IU di vitamina A;
– 0,04 mg di vitamina B1;
– 0,07 mg di vitamina B2;
– 0,5 mg di vitamina B3;
– 0,19 mg di vitamina B6;
– 45 mg di vitamina C;
– 0.09 mg di vitamina E.

Benefici e controindicazioni

La composizione del pak choi, o cavolo cinese, ne fa non soltanto un ortaggio pregno di nutrienti dal carattere benefico, ma anche un diuretico naturale e un detossinante sensazionale.

Spiccata è la presenza di sali minerali, in quantità talmente elevate da renderlo un integratore a tutti gli effetti. Come se ciò non bastasse, esso aiuta a contrastare l’anemia, visto il suo potere di stimolare la sintesi dei globuli rossi a livello sanguigno.

Efficace è anche la sua azione volta a contrastare tutti i fastidi correlati alla ritenzione idrica, insieme a tutte le altre criticità scaturenti dalla stagnazione corporea dei liquidi in eccesso. La carenza di sodio, unita ad una concentrazione degna di nota di potassio e di calcio, costituiscono un valido sostegno per tutti coloro che, per necessità, hanno bisogno di tenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Ancora, il cavolo cinese fronteggia lo sviluppo dei cosiddetti radicali liberi, sostanze responsabili dell’invecchiamento cellulare e, nei casi ancora più gravi, della formazione di cellule neoplasiche. Un ingrediente, il pak choi, che in base a ciò che è stato appena affermato è adatto anche a chi proprio non accetta quei segni dell’età o quegli inestetismi, prettamente femminili, dei quali un caso esemplificativo potrebbe essere la cellulite.

Inserire il pak choi nella propria alimentazione significa eliminare tutte quelle tossine accumulate dell’organismo e che determinano l’invecchiamento e livello cellulare. E le fibre? Ebbene, queste sono una vera e propria manna dal cielo per ripristinare la flora intestinale, visto che favoriscono il transito prevenendo affezioni come la stitichezza.

La vitamina C rinforza il sistema immunitario, che diverrà più efficiente ed adatto a combattere i malanni tipici delle stagioni più fredde. Il cavolo cinese è un alimento ipocalorico, dato che da 100 gr di prodotto scaturiscono soltanto 19 calorie. Questo particolare ne fa un ortaggio appropriato nei regimi alimentari che si pongono come obiettivo la perdita di peso.

Nel pak choi sono rinvenibili anche i polifenoli, di cui numerosi studi condotti confermano le proprietà antitumorali. Siffatti componenti riducono poi i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Gli acidi grassi essenziali, tra cui gli Omega 3, curano le infiammazioni, insieme a diverse patologie di carattere autoimmune ed a quelle cardiache.

Possibili controindicazioni ed effetti collaterali

Se è vero che cospicui sono i benefici del pak choi, è altrettanto vero che è utile puntare la lente di ingrandimento anche sulle potenziali controindicazioni.

Esso possiede infatti degli elementi che, in teoria, potrebbero interferire negativamente con la sintesi di ormoni tiroidei.

É bene tuttavia mettere in chiaro che, per fare in modo che questo inconveniente accada, l’assunzione di cavolo cinese dovrebbe interessare grandi quantità. Chiunque abbia problemi alla ghiandola tiroidea, farebbe bene a consultare prima il proprio medico.

Stagionalità a varietà

Il ciclo produttivo del pak choi è relativamente breve. La sua coltivazione avviene perlopiù nei mesi freddi, ma può essere intrapresa anche in primavera inoltrata e in estate.

Dal momento del trapianto a quello della raccolta sono necessari dai 20 ai 30 giorni per le foglie giovani, tempistiche che si dilatano arrivando a 30 giorni per i cespi già formati. Le varietà di cavolo cinese più conosciute sono:

– quella soprannominata Shiro, con foglie dalla superficie più ridotta e compatta;
– la varietà Rosie, sula cui sommità delle foglie compaiono sfumature tendenti al verde scuro;
– la Red Pac, le cui coste sono meno coriacee.

Curiosità

Tra i tanti epiteti attribuiti al cavolo cinese, quello più singolare è “cucchiaio da minestra”. Tale appellativo è da relazionare alla forma del gambo e delle foglie, che ricorda proprio quella di un cucchiaio.

Nel momento in cui il pak choi viene acquistato, opportuno è selezionare il cavolo che abbia foglie scure e il cui gambo sia duro al tatto e sodo. Si è in presenza di caratteristiche che manifestano la freschezza del prodotto. Esso resisterà in frigorifero per non più di una settimana.


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