Nota alla stragrande maggioranza dei consumatori come frutto della passione, la maracuja è caratterizzata, oltre che da proprietà antiossidanti, anche da ulteriori benefici per il benessere generale dell’organismo.
Nonostante l’appellativo gergale che gli viene spesso e volentieri conferito possa far pensare a presunte qualità afrodisiache, questo in realtà può essere ricondotto a qualcosa di trasversalmente differente. Dando infatti uno sguardo alla conformazione del frutto, nella maracuja sono identificabili elementi all’interno del fiore che ricordano, seppur lontanamente, la crocifissione di Gesù Cristo.
La corolla del fiore è infatti, per lineamenti, simile in tutto e per tutto ad una corona fatta di spine, con i pistilli che invece hanno delle analogie con i chiudi utilizzati nella crocifissione. La fioritura della maracuja avviene nel periodo annuale compreso tra i mesi di luglio e di settembre. La pianta in sé risulta essere contraddistinta da dimensioni se non altro considerevoli, visto che può sfiorare anche i diversi metri di altezza.
Nel periodo in questione, i fiori, nella loro parte centrale, assumono delle splendide colorazioni viola con qua e là qualche sfumatura di rosa acceso. I benefici per la salute riguardano anche lo stesso fiore, utilizzato nella medicina alternativa per preparare degli infusi o delle tinture. Non di rado, è possibile trovare dei fiori di maracuja abbinati a quelli di camomilla, per un effetto calmante ed in grado di contrastare stati come ansia e depressione.
Per una quantità pari a 100 gr di maracuja, la concentrazione dei nutrienti può essere suddivisa nella maniera che segue:
– 72,9 gr di acqua;
– 2,2 gr di proteine;
– 23,4 gr di carboidrati;
– 10,4 gr di fibre;
– 11,2 gr di zuccheri;
– 0,7 gr di grassi;
– 0.8 gr di ceneri;
– 12 mg di calcio;
– 0,1 mg di rame;
– 1,6 mg di ferro;
– 29 mg di magnesio;
– 68 mg di fosforo;
– 348 mg di potassio;
– 0,6 mcg di selenio;
– 28 mg di sodio;
– 0,1 mg di zinco;
– 30 mg di vitamina C;
– 1272 IU di vitamina A:
– 0,1 mg di vitamina B2;
– 1,5 mg di vitamina B3;
– 0,1 mg di vitamina B6.
La consistenza della maracuja tende ad un piacevole gelatinoso. La sua polpa è composta per la quasi totalità da acqua, ma non mancano neanche fibre e sali minerali che vanno dal ferro al selenio, dal magnesio fino ad arrivare al potassio. Ma quali sono, nel particolare, i benefici per la salute umana?
Gli antiossidanti maggiormente rintracciabili nella maracuja sono il betacarotene ed i bioflavonoidi. Essi, oltre che rinforzare le difese immunitarie, proteggendo l’organismo contro gli acciacchi tipici della stagione invernale, sono celebri per il loro potere di contrastare gli stati infiammatori. Un consumo regolare di maracuja aiuta anche a curare la bellezza della propria pelle, prevenendo l’invecchiamento cellulare e fronteggiando la comparsa dei cosiddetti radicali liberi, responsabili nei casi più gravi della manifestazione di formazioni neoplasiche.
A rappresentare le fibre vi è la pectina che, oltre a facilitare il transito intestinale, rassoda la consistenza delle feci qualora vi sia diarrea. La maracuja recita il ruolo di protagonista anche nell’avversare la ritenzione idrica, drenando i liquidi in eccesso grazie alla presenza di mucillagini.
Per quello che invece concerne il sistema nervoso, gli alcaloidi sono ormai noti per il loro potere calmante ed antispasmodico. Per alleviare l’insonnia, si può preparare un infuso al quale aggiungere le parti verdi del frutto.
È bene precisare che non si tratta di un frutto propriamente ipocalorico, visto che 100 gr di maracuja forniscono un apporto di 97 calorie. Ciò nonostante, l’opposizione alla cellulite è lampante, dato che velocizza il metabolismo dei grassi e drena i liquidi accumulati. Le donne affette da questo antiestetico fastidio possono tranquillamente assumere un frutto al giorno, per una pelle che apparirà più bella nel giro di pochi giorni.
La vitamina A ed il betacarotene preservano anche l’ottimale funzionamento dell’apparato oculare, svolgendo un’importate profilassi verso patologie come cataratta, maculopatie e cecità al crepuscolo. I giovamenti toccano anche la pelle, dato che la vitamina A difende le mucose schermando l’organismo anche da tumori di vario genere ed entità, come quelli al polmone e del canale orale.
Vi è poi il potassio, un eccellente vasodilatatore che, rilassando i vasi sanguigni, aumenta l’apporto di sangue verso gli organi, allontanando malattie cardiovascolari come infarti ed ictus. La pectina, in aggiunta, diminuisce i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
In base a ciò che afferma uno studio scientifico risalente al 2012, la maracuja sortirebbe i propri effetti benefici anche nella lotta al diabete di tipo 2, mitigando positivamente il tasso glicemico.
Pur non possedendo nessuna particolare controindicazione, la maracuja potrebbe provocare delle reazioni avverse in tutti quei soggetti che sono allergici al lattice, visto che al proprio interno ci sono degli elementi molto simili alla gomma.
Cibarsi di grossi quantitativi di maracuja potrebbe inoltre causare disturbi all’apparato gastrointestinale, insieme a spiacevoli effetti lassativi. Si potrebbe poi verificare un’interazione negativa con eventuali farmaci assunti per curare ansia e depressione.
Sostanzialmente, il frutto della passione si divide in tre diverse varietà: quella gialla, quella viola e quella arancione. La variante viola è colei che più comunemente viene importata nel nostro Paese. Essa è disponibile lungo tutto l’arco dell’anno, con tempistiche di maturazione che vanno dai 6 a 7 mesi.
Le cromaticità della buccia possono diventare indice della provenienza del frutto, mentre non stanno ad indicare eventuali difetti o alterazioni.
Analogamente, non deve destare preoccupazione neanche un suo raggrinzamento, visto che esso manifesta esclusivamente un buon grado di maturazione del frutto della passione.
Grazie alle zone di provenienza, la maracuja è disponibile nella grande e piccola distribuzione durante tutti i dodici mesi dell’anno. Il gusto della polpa è un mix armonioso di dolce ed acidulo.
Tra le preparazioni più accattivanti che è possibile assaggiare e che vedono alla loro base proprio il frutto della passione vi è una vellutata mousse, che si ottiene semplicemente unendo la polpa del frutto a della panna montata.
La famiglia delle Passifloracee, dentro cui la maracuja è compresa, varca verso l’alto le circa 400 specie. In territorio italiano, la sua coltivazione sta trovando una fase di sperimentazione in Sicilia, con risultati degni di nota. Unico nemico della pianta è costituito delle temperature rigide.
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