Liquore di amarene

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Simile alla ciliegia ma dal gusto più amaro e vagamente acidulo, l’amarena si presta benissimo ad infiniti impieghi in cucina. In particolare è utilizzata per realizzare ottime marmellate, golosi sciroppi, succhi e liquori, tutti caratterizzati dal colore rosso vermiglio e dal sapore aromatico e intenso.

Le sue proprietà nutrizionali, inoltre, lo rendono un frutto utile e salutare, in grado di apportare, al nostro organismo, un alto numero di nutrienti dai benefici effetti.

Il liquore all’amarena – la ricetta per realizzarne uno perfetto

Il liquore all’amarena è adatto ad essere consumato alla conclusione di un lauto pasto, come digestivo, ma anche per accompagnare una fetta di torta o come “bicchierino” da offrire agli ospiti.

Un ottimo e aromatico liquore all’amarena può essere realizzato velocemente e senza grosse difficoltà seguendo il procedimento proposto di seguito. Unica avvertenza è quella di rispettare i tempi di macerazione delle amarene e di maturazione del liquore.

Ingredienti

  • 1 kg di amarene
  • 250 gr di zucchero
  • 500 ml di alcol per liquori
  • 2 stecche di cannella
  • 500 ml di acqua

Procedimento

Lavare con cura le amarene, sotto l’acqua corrente, privarle del picciolo e premerle con una leggera pressione delle dita per lacerarne la polpa. Versarle in un contenitore di vetro col tappo dotato di chiusura ermetica, aggiungere l’alcol e le due stecche di cannella, quindi chiudere il barattolo.

Lasciare macerare le amarene nell’alcol per almeno un mese, avendo cura di custodire il contenitore in un ambiente fresco, asciutto e buio, e di scuoterlo, di tanto in tanto, per mescolarne il contenuto.

Trascorsi almeno trenta giorni, preparare uno sciroppo con mezzo litro d’acqua e lo zucchero, portando a bollore e mescolando finché il liquido non diventi trasparente, dopodiché spegnere il gas e lasciare raffreddare.

Filtrare l’alcol, avendo cura di schiacciare per bene le amarene, in modo da estrarne tutto il succo, ed aggiungerlo allo sciroppo freddo. Mescolare, versare nelle bottiglie e lasciar riposare circa dieci giorni prima di consumarlo.

Il liquore, così ottenuto, si presenta di un intenso colore rosso rubino ed il sapore leggermente acidulo dell’amarena si fonde alla perfezione col gusto speziato ed aromatico della cannella. Ben chiuso si conserva anche per anni, preservando integre le sue caratteristiche.

La versione abruzzese del liquore di amarene – il Ratafià

Sebbene alcune fonti storiche localizzino le seicentesche origini di questo particolare liquore in Piemonte, la regione nella quale è divenuto un prodotto agroalimentare tradizionale e caratteristico è l’Abruzzo.

Liquore dal sapore intenso e dal colore tendente al viola, il Ratafià può essere correntemente realizzato con le amarene classiche o con la variante più dolce, le visciole, che conferiscono al liquore un gusto ancora più corposo e amabile.

La differenza sostanziale che contraddistingue questa preparazione dagli altri tipi di rosolio di amarene, consiste nel fatto che l’acqua utilizzata per realizzare lo sciroppo è sostituita dal vino rosso. In alcune zone d’Italia, soprattutto al nord, si impiega addirittura la grappa.

Ma vediamo qual è il procedimento da seguire per ottenere un ottimo Ratafià.

Ingredienti

  • 1 kg di amarene
  • 1 lt di vino corposo, tipo Montepulciano
  • Una stecca di cannella
  • 4/5 chiodi di garofano
  • 400 ml di alcol per liquori
  • 300 g di zucchero

Procedimento:

Sciacquare le amarene con abbondante acqua fresca, togliere i piccioli ed estrarre i noccioli. Lavare con cura un grosso recipiente di vetro, con chiusura ermetica, asciugarlo ed inserirvi le amarene denocciolate, lo zucchero, la stecca di cannella, i chiodi di garofano ed il vino.

Lasciare a macerare per almeno un mese, in un ambiente asciutto e fresco, rimestando ogni giorno. Trascorsi i trenta giorni, filtrare il composto, spremendo bene le amarene, ed aggiungere l’alcol, quindi versare nelle bottiglie e lasciare riposare ancora per un mese.

Il Ratafià, che può essere servito sia freddo che a temperatura ambiente, è caratterizzato dal sapore speziato e caldo, dall’aroma intenso.

Il liquore di amarena che non ti aspetti – il Maraschino

Il Maraschino è un liquore di origine dalmata, che pare sia stato prodotto per la prima volta a Zara, nel Medioevo, presso un monastero della città. Le peripezie che hanno segnato le sorti della città, con le sue tristi vicende, hanno determinato l’arrivo in Italia del Maraschino, che è poi diventato un liquore assai diffuso nell’intera penisola.

Il suo nome deriva dalla varietà di amarena utilizzata per produrlo, la marasca, sebbene si debba evidenziare che, per fare il Maraschino, occorre macerare nell’alcol esclusivamente i noccioli del frutto, eliminando del tutto la polpa, che può essere impiegata per preparare golosi sciroppi o deliziose marmellate.

Il procedimento è ancora più semplice, se possibile, del liquore di amarene.

Ingredienti

  • 350 g di noccioli di amarene
  • 500 cl di acqua
  • 1 l di alcol per liquori
  • 400 g di zucchero di canna

Procedimento

Lasciar macerare per circa quattro mesi i noccioli con l’alcol, utilizzando un barattolo in vetro con chiusura ermetica, dopodiché filtrare il liquido ed eliminare i noccioli.

Preparare uno sciroppo con l’acqua e lo zucchero, facendo bollire e mescolando finché non diventa trasparente. Lasciare raffreddare, aggiungere all’alcol e versare nelle bottiglie. Lasciare riposare ancora 20 giorni prima di consumarlo.

Il Maraschino può essere servito come liquore o utilizzato in cucina per bagnare torte o aromatizzare creme.


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