Lingua di Procida, la colazione del golfo di Napoli

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Un friabile guscio di pasta sfoglia, che racchiude una crema profumata ai limoni di Procida, è la base di questo dolce caratteristico della più piccola isola del Golfo di Napoli.

Dalla particolare forma ovale un poco ricurva, che rammenta proprio una lingua, la Lingua di Procida, conosciuta pure come “Lingua di suocera” o “Lingua di bue”, è un dolce della pasticceria da forno che vede i suoi natali sull’omonima isola dei pescatori. Delicati e fragranti strati di pasta sfoglia dorati, ricoperti di tanto zucchero, racchiudono una profumatissima e dolcissima crema ai limoni di Procida, tra i migliori della regione.

Quando e dove mangiare la Lingua di Procida

Servita calda, spesso protagonista della colazione, della merenda o dei giorni di festa, la Lingua di Procida è una vera delizia per tutti i palati ed è uno tra i dolci più apprezzati della tradizione campana, che difficilmente si trova altrove. Tra gli affascinanti scenari paesaggistici dell’isola, scelti pure come sfondo per famose pellicole, tutte le pasticcerie e le panetterie, nelle stradine del borgo e al porto, preparano con cura la Lingua di Procida, specialità amata non solo dai turisti ma anche dagli isolani stessi. Pare che il dolce, secondo diverse testimonianze storiche, sia arrivato sull’isola più piccola del Golfo di Napoli grazie a un pasticciere di Napoli, Pasquale Mazziotti, che qui si trasferì negli Anni Cinquanta, e la propose, abbinata alla crema al limone di Procida, nella sua pasticceria. Ancora oggi sull’isola, nella pasticceria a piazza dell’Olmo, gli eredi Mazziotti continuano a sfornare la Lingua di Procida nell’antica versione isolana.

Per il ripieno non solo limoni di Procida, oggi ci sono diverse versioni inedite

Questa particolarità del golfo di Napoli è oggi presentata da molti pasticcieri campani con ripieni diversi, alcuni inediti, come la Lingua di Procida alla crema di mela, o al cioccolato o, ancora, imbandita con crema alla vaniglia o crema chantilly, ma sul trono del gusto resta indiscutibilmente la Lingua di Procida “classica” con la crema ai limoni del territorio, dal profumo ineguagliabile.

Con poche mosse si può preparare una golosa Lingua di Procida anche a casa

Con un rotolo di pasta sfoglia e delle uova, con poche e semplici mosse si può mettere a punto il dolce del Golfo di Napoli anche home made. Qui trovi la ricetta completa della lingua di Procida.
Basta preparare la crema al limone con: due tuorli, 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di farina o maizena, 500 ml di latte, la scorza di un limone biologico. Con la pasta sfoglia (che si può acquistare già pronta) è facile realizzare delle basi doppie (sopra e sotto), aiutandosi con delle sagome di carta forno, da ritagliare bene. Tra le due basi, poi, basta versare e spalmare accuratamente la crema al limone già cotta, che deve risultare ben raffreddata. Dopo avere posizionato anche la seconda base, bisogna sigillare bene i bordi, spennellare la superficie con l’albume e versare sopra lo zucchero semolato. In forno a 180°C, per circa 20 minuti e la caratteristica Lingua di Procida è così pronta da gustare insieme a un buon caffè napoletano o a una tazza di tè.
Curiosità: la Lingua di Procida potrebbe derivare da un dolce tipico anche della Sicilia fatto con un solo strato di pasta sfoglia e crema pasticcera.


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