Andiamo in Valle d’Aosta per presentare un’eccellenza che non ha rivali, certificata con il
massimo delle denominazioni: la DOP.
Stiamo parlando del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad, un prodotto che mette insieme altissima qualità degli ingredienti base, pregiatissima
lavorazione artigianale e tradizione.
È chiamato anche il principe della salumeria valdostana e merita davvero questo appellativo: il Lard d’Arnad è un prodotto ottenuto dalla lavorazione artigianale del maiale,
esattamente dalla spalla e dal dorso di animali che hanno superato i duecento kg di peso,
con uno spessore di lardo non inferiore a 3 cm.
Le origini di questo prodotto sono antiche e troviamo un primo riferimento nel 1570: è del
1763 un’indicazione precisa sulla lavorazione, per l’esattezza è stata trovata in un inventario
del castello di Arnad.
Qui vengono citati i doils, i contenitori che tutt’oggi si usano per la stagionatura; l’ultimo riferimento è alle ricette di una taverna ad Aosta dove veniva utilizzato il”lard friand”, termine che sta per prelibato.
I maiali devono provenire da allevamenti nazionali di determinate regioni: Valle d’Aosta,
Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto e sono prevalentemente di razze Large
White e Landrace Italiana.
Essendo una DOP la zona di produzione comprende essenzialmente il territorio comunale di Arnad.
La parte del maiale selezionata viene sgrassata e lavorata per ottenere una forma quadrata, il tutto entro 48 ore dalla macellazione; successivamente si avvia la maturazione nei “doils”: si tratta di recipienti antichi fatti in legno di rovere o castagno. Il posizionamento nei doils prevede una stratificazione che alterna lardo e una miscela ricavata da sale, spezie, erbe di montagna e aromi naturali, fino al completo riempimento.
Il tutto è ricoperto di acqua salata precedentemente bollita e poi fatta raffreddare: questa salamoia servirà al processo di conservazione del lardo.
Fondamentale il controllo della temperatura che viene mantenuta bassa affinché si preservino tutte le caratteristiche del prodotto.
I tempi di stagionatura prevedono almeno tre mesi di tempo.
Il processo di lavorazione, la scelta dei profumi che accompagnano i mesi di stagionatura, il
legno dei doils, andranno a conferire al Lardo le caratteristiche uniche che lo
contraddistinguono.
In base al taglio avremo un po’ di variazione per forma e dimensioni: la fetta dal colore candido può presentare qualche venatura di carne qua e là, il cuore risulterà di un rosa candido. Al naso risultano le erbe selezionate per la stagionatura.
Il Lard è piacevolissimo, compatto, ma morbido: la sensazione che si prova mettendolo in bocca è di assoluta scioglievolezza, con una tendenza dolce che è insuperabile.
Questa dolcezza risulta favolosa come antipasto o in abbinamento alle preparazioni a cui
conferisce uno strepitoso carattere: il Lard d’Arnad accompagna egregiamente la polenta
e la selvaggina.
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