I lamponi – Rubusidaeus è il nome botanico – fanno parte della famiglia dei frutti di bosco. In maniera specifica, appartengono alle Rosaceae, piante alle quali afferiscono moltissimi frutti come mele, pere, ciliegie, pesche, mandorle, susine, nespole e albicocche.
La pianta del lampone ha un comportamento molto particolare: vi sono alcune che fioriscono e danno frutti una sola volta all’anno (unifere), e altre che fioriscono due volte all’anno (bifere). In ogni caso, tutte e due hanno un ciclo dei polloni biennali, e dunque è come se, ogni biennio, si rigenerassero completamente.
La loro fama è soprattutto legata al corpo delle donne, per il quale sarebbero di grande beneficio, soprattutto durante la gravidanza. Due dei tre più grandi produttori di lamponi al mondo, Russia e Polonia, sono europei. La produzione italiana è, in paragone, molto ridotta.
100 grammi di polpa edibile dei lamponi contengono circa 56 kcal (contro i 55 dei mirtilli, i 56 dei ribes e i 36 delle more), mentre il loro indice glicemico è piuttosto basso, 25.
Molto importante è l’apporto vitaminico dei lamponi, soprattutto di vitamina C e K, ma buoni livelli sono anche quelli forniti all’organismo di acido citrico, fruttosio e fibre.
Il lampone è un vero toccasana per l’organismo, tanto da essersi guadagnato l’appellativo di “frutto hollywoodiano”, perché non manca mai nelle diete detox di tante stelle del mondo dello spettacolo.
Infatti il lampone aiuta a curare infiammazioni, gonfiori e acidità di stomaco, favorendo un riequilibrio generale del corpo. Molto buono l’effetto antiossidante, su pelle e occhi, e quello antidiarroico, che si ha sia col consumo del frutto fresco che con i decotti di foglie di lampone.
Questi ultimi, in particolari, sono usati per favorire la diuresi e l’eliminazione dei radicali liberi.
Nell’uso estetico, i lamponi sono utili per tonificare la pelle e prevenire gli estetismi dati dal rossore, sia a causa dell’abbronzatura che di stati infiammatori e acneici.
Il lampone è un frutto con tantissimi benefici e poche controindicazioni. Tra queste, vanno evitati da chi soffre di calcolosi, poiché l’acido ossalico contenuto nei lamponi può portare alla formazione di ulteriori calcoli.
Sono inoltre da consumare con moderazione se si assumono integratori per ferro e zinco, evitandone l’uso in concomitanza poiché i lamponi riducono l’assorbimento di questi elementi utili per il corpo.
In gravidanza, è sconsigliato l’uso dei decotti di foglie di lampone, che favorisce la contrazione involontaria delle pareti uterine.
Il lampone è un frutto morbido e molto delicato, e dunque è facile notare se il frutto che si sta per acquistare non è di grande qualità.
La bacca deve risultare di colore rosso acceso, senza macchie più scure, e si deve notare una leggerissima peluria quasi trasparente in controluce.
I lamponi sono frutti tipicamente estivi, che sfruttano le temperature miti per crescere e prosperare sui rami degli arbusti.
I mesi migliori per consumarli sono quelli di giugno, luglio e settembre.
Il lampone presenta diverse varietà, divise tra non rifiorenti (Mailing promise, Zeva, Titan, Summer e Canby) e rifiorenti (Heritage, Rossana e September).
Sono sempre più diffuse sul mercato le varietà Kwanza (coltivata in Marocco e Spagna e diffusa in tutta Europa, Italia inclusa), la Glen Moy, la Ruby (adatta a una molteplicità di ambienti) e la Glen Prosen (adatta se si sceglie di congelare i lamponi per consumarli fuori stagione).
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