Questa notizia ci riempie di gioia, perché tutti noi che amiamo la nostra cucina, sappiamo quanto valore racchiuda in termini di tradizioni, saperi ed emozioni. Ma andiamo per gradi: come si è arrivati a questo punto?
Il Ministero dell’agricoltura e il Ministero della cultura hanno lanciato questa candidatura UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità: ma cosa c’è di così particolare nella cucina italiana tanto da credere fortemente in un progetto del genere? La cucina è una dimensione che racchiude moltissimi aspetti della nostra vita: tanto per cominciare “siamo ciò che mangiamo”, così diceva il filosofo tedesco Feuerbach nel 1850 e aveva assolutamente ragione. Tutto dipende dal cibo, non solo come siamo, ma anche come pensiamo e come ci comportiamo: questo è ormai scientificamente provato, perché il corpo non è una macchina, è molto di più e grazie al cibo abbiamo molto di più rispetto ad un apporto calorico e nutrizionale.
Testa e cuore funzionano bene solo se si mangia e, se si mangia bene come da noi, la qualità delle cose cresce esponenzialmente. La cucina italiana è sicuramente quello che mette in gioco tutti gli aspetti: ad esempio si fa un gran parlare di biodiversità e sostenibilità, ma questi due concetti sono perfettamente calati nella nostra visione del cibo. L’Italia è il paese che presenta un grande patrimonio di biodiversità animale e vegetale, una cosa che si rispecchia nelle varie cucine regionali: basti guardare come le antiche ricette gelosamente custodite e tramandate, siano oggi più che mai, una riserva di conoscenza del territorio e di tutti i frutti che gli appartengono. Proprio le cucine regionali manifestano tutta la ricchezza, perché in Italia si spazia egregiamente dai prodotti di mare, a quelli di campagna, fino alle preparazioni montane come formaggi e tutti i prodotti derivati dagli allevamenti al pascolo. In aggiunta a questo c’è il settore vitivinicolo, vero e proprio fiore all’occhiello, che negli ultimi decenni ha ottenuto risultati incredibili, con prodotti di vera eccellenza.
L’identità dell’essere umano parte dall’alimentazione e da tutto ciò che si sviluppa intorno ad essa, come filo conduttore tra natura, storia e cultura. Tutte le pratiche sociali, la convivialità, i riti legati al cibo, identificano il nostro patrimonio culinario: l’Italia è un paese dalle mille sfaccettature, con una complessità e una ricchezza che è ben interpretata dalle nostre innumerevoli ricette. La personalizzazione e l’esaltazione degli ingredienti sono quanto di più emozionante ci possa essere per chi ama vivere il cibo con tutto il proprio sentire: siamo cresciuti con i sapori tramandati dalle nostre famiglie, abbiamo una educazione innata per le cose buone e sappiamo quanto gli stranieri rimangano incantati dalle nostre pratiche culinarie.
Uno dei valori più grandi finalmente in lizza per un riconoscimento importante, tutta la passione italiana per la cucina, quella più amata e imitata. La buona tavola con una lunghissima tradizione alle spalle, con tutte le contaminazioni e gli scambi di una lunghissima storia: qualcosa da celebrare e da lasciare come simbolo indelebile di una forte identità.
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