I kiwi sono i frutti dell’Actinidia deliciosa, una pianta della famiglia Actinidiaceae nelle quali sono comprese anche le liane.
Si tratta, in realtà, di bacche con profilo di commestibilità che provengono dal sud della Cina, dove sono conosciute con il nome di mihoutao, o pesche dei macachi. Il loro impiego alimentare fu registrato per la prima volta durante la dinastia Song, nel XII secolo: a quel tempo i kiwi non erano coltivati, ma nascevano spontaneamente.
Agli inizi del Novecento la pianta fu importata in Nuova Zelanda, dove il clima favorevole ne favorì coltivazioni estesissime, mentre l’arrivo in Europa risale al secondo dopoguerra.
Ad oggi la Cina ne rimane il primo coltivatore mondiale con quasi 2,4 milioni di tonnellate prodotte, mentre la Nuova Zelanda è in terza posizione (434mila tonnellate), preceduta dall’Italia con le sue 523mila tonnellate. L’estrema diffusione dei kiwi nel nostro paese si deve al clima e alla facilità di adattamento della coltivazione del kiwi a quella delle preesistenti vigne.
Dal 1989 a oggi, l’Italia continua ad essere il primo produttore europeo di kiwi, con un 12,2% di share sulla produzione mondiale.
100 grammi di parte edibile del kiwi apportano all’organismo 61kcal. Sono composti per il 15% dai carboidrati (9g di zuccheri semplici, 3g di fibre), lo 0,5% di grassi, l’1,14% di vitamine e per il restante 83% da acqua.
Dal punto di vista vitaminico è da segnalare l’incredibile quantità di vitamina C, che con i suoi 92,7mg rappresenta il 112% della dose giornaliera raccomandata (RDA). Buoni anche i livelli di vitamina K (38% della RDA) e vitamina E (10% della RDA), mentre le altre vitamine del gruppo A e B hanno delle RDA comprese tra il 2 e il 6%. I kiwi gialli (varietà SunGold) hanno un profilo simile, ma con quasi il doppio della vitamina C (161,3mg) e circa 63kcal ogni 100g.
Importante è poi la presenza di acidi alfa-linoleici (Omega 3), carotenoidi, luteina e zeaxantina.
Ricchissimi in vitamina C, i kiwi sono degli alleati portentosi in inverno contro le sintomatologie influenzali e più in generale contro i malanni di stagione.
Sono validi anche nella cura degli stati infiammatori, rendono la pelle e i capelli più vivi e belli e contribuiscono al mantenimento di un equilibrio metabolico funzionale.
I benefici si estendono anche alla cura degli stati di ipertensione e alle malattie cardiovascolari, così come alla prevenzione del cancro e delle varie malattie nonché degli stati allergici.
Sono consigliati, inoltre, nelle gravidanze poiché trasmettono molte vitamine e nutrienti ai nascituri, ma anche nella fase post-mestruale e più in generale in tutti quegli stati che richiedono l’intervento esterno di vitamine, sali minerali e nutrienti.
Proprio per questo motivo, il loro consumo è anche molto indicato per gli sportivi dopo un’attività fisica impegnativa, poiché fungono da integratore naturale.
La proteinasi A2 (anche detta actinidaina) è un enzima di degradamento delle proteine presente nel frutto del kiwi che viene sintetizzato per ammorbidire le carni e per favorire i processi digestivi. Allo stesso tempo, attaccando le proteine, rende difficile il consumo dei kiwi insieme a sostanze a base di lattosio, poiché le fa liquefare o ne previene la solidificazione. Per questo motivo, è infrequente la preparazione di dolci con panna, formaggio e kiwi nella stessa ricetta.
Non sono noti particolari effetti collaterali legati al consumo dei kiwi, se non quelli ascrivibili ad allergie o intolleranze alla proteinasi A2. In questo caso la sintomatologia va da un lieve prurito fino a possibili choc anafilattici.
Sebbene la buccia sia effettivamente commestibile, viene quasi sempre rimossa poiché può essere trattata con prodotti chimici di difficile elaborazione metabolica.
Non è difficile scegliere i kiwi, basta tenere a mente due semplici suggerimenti:
I kiwi sono dei frutti dalla stagionalità invernale. I mesi preferiti per trovarli in vendita e consumarli freschi sono quelli che vanno da novembre a febbraio, ma più in generale si possono trovare fino a maggio.
Ci sono molte varietà di kiwi in commercio, tra le quali:
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