I kipfel di patate sono delle deliziose crocchette a forma di ferro di cavallo molto popolari a Trieste e originari della tradizione mitteleuropea.
Sono chiamati anche chifeletti o kifel e l’impasto, molto simile a quello degli gnocchi, è profumato dalla scorza di limone e viene fritto nell’olio bollente.
I kipfel si servono caldi spolverati con un pizzico di sale oppure, per la versione dolce, spolverati con lo zucchero semolato. Potete friggerli con un po’ di anticipo, ricordandovi di scaldarli al forno a 150 °C in modalità ventilato per almeno 30 minuti prima di servirli.
Pelate le patate, tagliatele a pezzi uguali e lessatele in acqua o al vapore. Una volta cotte, schiacciatele con lo schiacciapatate e fatele raffreddare per bene. Attendete almeno un’ora in modo che non siano più calde.
Unite alle patate il burro fuso freddo, sale, pepe, la scorza di limone e l’uovo. Mescolate bene il tutto.
Aggiungete quindi il lievito per torte salate e la farina, poca alla volta. Impastate bene il tutto con una forchetta, poi lavorate il composto con le mani.
Dovrete ottenere un composto soffice, molto simile al composto per gli gnocchi.
Spolverate con la farina di riso e formate dei serpentelli. Riduceteli in striscioline più piccole e dategli la forma a ferro di cavallo.
Scaldate l’olio d’arachide in un pentolino. Friggete pochi kipfel di patate per volta raccogliendoli con un mestolo forato una volta dorati. Metteteli ad asciugare nella carta assorbente da cucina.
Spolverateli ancora caldi con un pizzico di sale, oppure, per la versione dolce, passateli nello zucchero semolato.
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