Kefir, tutto quello che ti serve sapere. La bevanda del benessere, per definizione: cos’è, come farla in casa, benefici e controindicazioni

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Il kefir è una bevanda fermentata ricca di probiotici e originaria del Caucaso. Sicuramente la hai già vista sugli scaffali di un qualunque centro commerciale nella sezione latticini, ma non hai la più pallida idea di cosa sia o di come sfruttarlo, se fa bene, se è buono o se puoi eventualmente prepararlo in casa. In sintesi, è un toccasana che puoi produrre da te: continua pure a leggere.

Chlodnik
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Kefir: cos’è e a cosa serve

Kefir su tavoloIl kefir è una bevanda fermentata che tradizionalmente parlando è originaria del Caucaso, fatta principalmente con la fermentazione di latte o acqua usando speciali granuli di kefir. Questi sono granuli fatti da una combinazione di batteri e lieviti benefici che agiscono sul latte o sull’acqua zuccherata e la trasformano in una bevanda zeppa di nutrienti  e probiotici. Il termine kefir viene da una parola armena, keif, che significa benessere. Il suo consumo regolare viene associato a diversi benefici.

A cosa serve il kefir? Essendo una bevanda super apprezzata per l’elevato contenuto di probiotici, che contribuiscono all’apparato digerente e tengono in equilibrio la flora intestinale, non sorprende che sia pieno di vitamine come la B12, K2 e B9 e tanti minerali essenziali come calcio e magnesio, a favore della salute delle ossa e del sistema immunitario. Ringraziando i ceppi di batteri buoni e lieviti benefici, puoi usare il kefir per migliorare la tua salute intestinale e anche favorire la digestione.

Ma oltre a ciò, ha un gusto leggermente acido, ma fresco, che lo rende una bevanda rinfrescante che ben si presta a tanti frullati e ricette salutari.

Storia del kefir

Radici antiche e affascinanti quelle del kefir, che viene dalle regioni montuose del Caucaso dove si fa già da migliaia di anni. La bevanda del benessere è da sempre importante, tant’è che secondo una leggenda fu il profeta Maometto a offrire in dono i granuli di kefir ai popoli ortodossi, insegnandogli come fare il kefir.
Nel tempo il kefir si è tenuto il proprio fascino ma si è diffuso ben oltre il Caucaso (Finlandia, Norvegia, Ungheria, Slovacchia, Polonia, Svezia, Stati Uniti, Europa, Giappone, Australia..) e difatti fu menzionato da Marco Polo nei suoi scritti.
In scala, però, il kefir viene prodotto solo a inizio del XX secolo in Russia dove i presunti benefici per la salute intestinale erano popolari… assieme alla cura della tubercolosi. Si faceva col latte di vacca o capra con delle sacche fatte dalle interiora degli animali oppure in certi contenitori; usanza era che chi tornava o usciva da casa dovesse dare un calcio ai sacchi per rimescolarli.

A cosa fa bene il kefir? Benefici del kefir, controindicazioni e chi non deve assumere il kefir

Kefir al supermercatoKefir al supermercato. Tada Images / Shutterstock.com
Il kefir è conosciutissimo per i tanti benefici per la salute per il contenuto di probiotici, vitamine e minerali. Ecco un approfondimento su a cosa fa bene il kefir e alcune eventuali controindicazioni (che, spoiler, non sono moltissime).

Benefici del kefir

  • Salute intestinale: il kefir è ricco di probiotici, cioè i batteri buoni che aiutano a tenere l’equilibrio sano della flora intestinale. Tali probiotici possono favorire la digestione e alleviare un po’ il gonfiore addominale, quindi sì, si può tranquillamente dire che il kefir di latte fa sgonfiare la pancia e allevia la digestione lenta.
  • Sistema immunitario: i batteri e lieviti benefici del kefir supportano il sistema immunitario, riducendo le infiammazioni.
  • Colesterolo: nonostante il dubbio sollevato da alcuni, il kefir non fa aumentare il colesterolo; anzi, diversi studi suggeriscono che il consumo regolare di kefir può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, migliorando così la salute cardiovascolare.
  • Salute delle ossa: essendo ricco di calcio e vitamina K2 il kefir contribuisce in maniera decisamente non leggera a mantenere la densità ossea, abbassando conseguentemente il rischio di osteoporosi.
  • Proteine ad alto valore biologico: fonte di proteine complete tenendo tutti gli aminoacidi essenziali che servono al corpo. Ottime per la crescita muscolare, la riparazione dei tessuti e la produzione di enzimi e ormoni. Se per questo il kefir è anche ricco di triptofano, uno degli aminoacidi chiave che ha effetti positivi sul sistema nervoso. Precursore della serotonina, l’ormone del buonumore. Ma in ogni caso apporta proteine biodisponibili per proteine digeribili in poco tempo.

Controindicazioni e chi non deve assumere il kefir

Sebbene il kefir sia generalmente sicuro e benefico per la maggior parte delle persone, esistono alcune controindicazioni da considerare:

  • Chi non deve assumere il kefir? Il kefir può essere inadatto a persone con sistemi immunitari compromessi (leggasi chi è immunodepresso), poiché i probiotici lì dentro possono comportare un rischio di infezione, seppur raro. Oltre a ciò chi soffre di colon irritabile o di altre patologie digestive dovrebbe introdurre il kefir gradualmente per monitorare la propria tolleranza. Esattamente come i legumi, se mangiati con irregolarità, vanno a creare gas finché il corpo non si abitua.
  • Effetti sul fegato: in generale il kefir non fa male al fegato. Au contraire alcuni studi suggeriscono che i suoi componenti possono avere effetti antinfiammatori. Tuttavia, chi ha malattie epatiche avanzate dovrebbe consultare un medico prima di inserirlo nella propria dieta.

Kefir fatto in casa

Kefir su piatto, fatto in casaIl kefir può essere facilmente preparato in casa, dandoti effettivamente la possibilità di avere una bevanda fresca, personalizzabile e incredibilmente benefica ogni giorno dell’anno. Fare il kefir fatto in casa non è neanche complesso e chiede pochi ingredienti e strumenti di base. Fare il kefir in casa ti lascia controllare il processo di fermentazione per avere poi la versione che più ti piace a livello di gusti.

Preparare il kefir in casa poi è un ottimo modo per evitare additivi e zuccheri aggiunti che si trovano talvolta nei prodotti commerciali. Per iniziare ti servono i granuli di kefir, la miscela naturale di batteri e lieviti che va usata per fermentare il latte o l’acqua zuccherata.


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Come fare il kefir fatto in casa

Ingredienti e strumenti necessari

  • Granuli di kefir (questi sono per il kefir di latte).
  • Latte intero o fresco oppure acqua zuccherata per il kefir d’acqua coi granuli specifici.
  • Barattolo di vetro con tappo, un colino di plastica e un cucchiaio di legno o plastica.

Vediamo ora tutti i passaggi per fare il kefir fatto in casa:

  • Pesa i granuli e misura il latte necessario, tenendo presente che la proporzione corretta è circa 1 parte di granuli ogni 10 parti di latte.
  • Inserisci i granuli nel recipiente di vetro e aggiungi il latte a temperatura ambiente. Se i granuli sono surgelati, puoi procedere nello stesso modo. Copri il recipiente, ma senza sigillarlo completamente, così che possa passare un po’ d’aria.
  • Lascia il barattolo a temperatura ambiente in un luogo né troppo caldo né troppo freddo. È importante mantenere una temperatura costante, quindi evita di posizionarlo vicino a fonti di calore come fornelli o termosifoni.
  • Lascialo riposare tra 32 e 48 ore, in base al tuo gusto. Più tempo lascerai in posa, più il kefir diventerà acido. Cerca di mantenere il tempo di fermentazione costante per abituare i granuli a intervalli regolari di travaso.
  • Travasalo usando un colino di plastica in un barattolo dove conservare il kefir pronto. Durante la fermentazione potrebbe separarsi il siero dal latte; puoi eliminarlo facilmente per ottenere un kefir più denso e cremoso. Il siero separato è utile anche in cucina, per esempio nella panificazione o per produrre mozzarella o ricotta fatta in casa. Una volta pronto, il kefir si conserva in frigorifero per circa una settimana.
  • Ricomincia il ciclo, reinserisci i granuli filtrati in un barattolo pulito e coprili con latte fresco per una nuova fermentazione.

Domande frequenti sul kefir

Il kefir fa aumentare il colesterolo?
No, il kefir non fa aumentare il colesterolo. Diverse ricerche indicano come il consumo regolare di kefir può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Questo beneficio è legato ai probiotici del kefir, che aiutano il metabolismo dei grassi, favorendo così un profilo lipidico più sano.

Il kefir fa male al fegato?
In generale, il kefir non ha effetti negativi sul fegato; anzi, può avere effetti antinfiammatori benefici. Però in caso di gravi problemi epatici o di malattie del fegato, è sempre consigliabile consultare il medico prima di consumarlo.

Il kefir è adatto per chi soffre di colon irritabile?
Il kefir può essere benefico per chi ha il colon irritabile ma va introdotto con calma per monitorare la reazione individuale. I probiotici possono aiutare la flora intestinale ma chi soffre di disturbi gastrointestinali potrebbe tollerare meglio il kefir d’acqua rispetto al kefir di latte, che è più ricco e complesso da digerire.

Quanto kefir è consigliabile consumare ogni giorno?
Una quantità moderata, pari a circa 200 ml al giorno, è considerata benefica per la maggior parte delle persone. In generale però nei vari prodotti a base di kefir lo si consiglia per due bicchieri al giorno. Tuttavia poiché il kefir è una bevanda fermentata con molti batteri attivi è meglio introdurlo gradualmente nella dieta per evitare effetti collaterali (gonfiore o disagi intestinali).


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