Il Ginseng è una radice originaria e utilizzata largamente in Oriente già dal XVI secolo. Esistono diverse tipologie appartenenti ad altri paesi.
Appartiene alla famiglia delle Araliacee e il suo nome botanico è Panax ginseng (ginseng coreano), che si rifà al greco. Deriva dalla composizione del termine pan “tutto” e akèia “cura” richiamando proprio gli incredibili, quasi miracolosi benefici che essa fornisce.
Cresce rigogliosamente nell’Asia orientale, in particolare: Cina, Corea, Siberia, ma anche in Nord America, dato che resiste e predilige i climi più freddi.
In Italia, come in molteplici alte parti del mondo, il ginseng viene utilizzato particolarmente nella preparazione di prodotti culinari, come nel caso del caffè al ginseng, la cui preparazione originale è di origine asiatica.
Le sue radici contengono una moderata quantità di vitamine tra cui B e C, alcuni Sali minerali e polisaccaridi, le saponine triterpeniche e i principi attivi principali, ovvero, i ginsenosidi. Dunque, il ginseng coreano è reputato il più efficace tra molteplici varietà, possiede infatti, 38 tipi diversi di ginsenosidi a differenza dei 19 di quello americano.
Il ginseng può rivelarsi un ingrediente alquanto calorico, poiché fornisce 150 kcal per ogni 100 grammi di prodotto, il consumo giornaliero consigliato è pari a 200 mg, pertanto non apporta calorie in maniera eccessiva.
In Oriente, sin dalla sua scoperta è sempre stata considerata una radice dalle eccezionali proprietà benefiche, poiché era utilizzata nella medicina cinese.
Grazie ai suoi nutrienti, favorisce la capacità dell’organismo di resistere allo stress, migliorando e rafforzando le prestazioni Psico-fisiche del nostro corpo, già dalle prime assunzioni.
È tonificante e, al contempo, stimola il rilascio del cortisolo, reputato “l’ormone dello stress” di conseguenza agevola le difese immunitarie. Alcuni studi hanno dimostrato le sue capacità ipoglicemizzanti, risultando quindi un sicuro alleato per coloro soffrono di diabete di tipo 2.
Alle sue benefiche proprietà si contrappongono diversi effetti collaterali. Nel caso in cui vi sia un’assunzione eccessiva di bevande o preparati a base di ginseng, infatti, può provocare episodi diarroici, aumento della pressione arteriosa, per questo, risulta controindicato per coloro che soffrono di ipertensione arteriosa e tachicardia.
Potrebbe provocare insonnia, che è l’effetto collaterale più comune (visto le sue proprietà stimolanti), o reazioni allergiche. Ergo, va utilizzato con cautela.
Poiché possiede proprietà ipoglicemizzanti è sconsigliato l’uso contestualmente all’assunzione di farmaci di questo genere visto le segnalazioni di interazioni con essi. È sconsigliato anche nel caso di gravidanze o allattamento
Il ginseng ebbe una rapida diffusione nel 900’ a livello commerciale. A questo punto, il ginseng “selvaggio” che cresceva in modo abbondante in Asia non fu più sufficiente per soddisfare le richieste del mercato, di conseguenza, in Corea si decise di coltivarlo, e tutt’oggi il paese è uno dei maggiori produttori di ginseng al mondo, insieme al Canada e agli Stati Uniti.
La pianta di ginseng ha bisogno per il pieno sviluppo radice di circa 5 anni, poiché proprio questa crescita prolungata permette alla radice di massimizzare le sue incredibili proprietà benefiche. Non richiede particolari fertilizzanti o tipi di terreno, anzi resiste bene ai terreni più aridi.
La varietà più comune, è il ginseng cinese, ma esistono comunque diverse varietà altrettanto apprezzate tra cui:
Sul mercato è possibile trovarlo in vendita sotto diverse forme: secco, tintura e fresco. A seconda del formato, variano le dosi e indicazioni sull’assunzione.
È possibile acquistarlo come miscela istantanea o aromatizzatore di bevande come il caffè, tè o tisane e simili. La radice secca pura (in polvere o intera) va utilizzata per gli infusi, e si trova facilmente in erboristeria o in farmacia.
Possiamo trovarlo anche sotto forma di prepararti dimagranti o stimolanti miscelati con altri principi attivi in capsule o sotto forma di medicinale.
La radice fresca di ginseng, invece, è difficilmente reperibile nei supermercati o erboristerie, ma può essere acquistata online. Per beneficiare il più possibile delle proprietà benefiche del ginseng, bisogna lavarlo accuratamente e cuocerlo in infuso oppure al vapore per 5 minuti, in modo tale da ammorbidirlo.
Risulta amaro, dunque è possibile addolcirlo con miele o dolcificanti vari a piacere. Se lo si preferisce, può essere tagliato a fette e immerso in bevande calde per alcuni minuti, oppure, mangiato crudo.
Per conservarlo al meglio è preferibile tenerlo in frigorifero, e tagliare la parte che si vuole utilizzare al momento. Si conserva bene per alcune settimane o almeno finche non diventa troppo molle o quando sembra ormai andato a male.
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