I filetti di baccalà fritto sono un tipico piatto della cucina romana e napoletana preparato tradizionalmente la Vigilia di Natale, tuttavia è possibile trovare i filetti di baccalà fritto durante tutto l’anno sia a Roma che a Napoli, ma in generale in tutte le pizzerie d’Italia.
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Sciacquate sotto l’acqua corrente il baccalà per dissalarlo ulteriormente.
Sciogliete il lievito di birra in pochissima acqua tiepida. In una ciotola setacciate la farina, uniteci l’uovo, il lievito di birra sciolto, un pizzico di sale e la birra.
Amalgamate accuratamente con un cucchiaio di legno o con una frusta. Se il composto risultasse troppo denso, diluitelo con qualche altro cucchiaio di vino. Coprite la ciotola con un telo e fate riposare la pastella per due ore.
Scolate il baccalà e asciugatelo bene su carta assorbente. Tagliatelo a pezzi e immergete ciascun pezzo nella pastella rigirandolo più volte per coprirlo completamente.
In una padella scaldate abbondante olio di arachide. Quando l’olio avrà raggiunto una temperatura di 190 °C immergeteci pochi pezzetti di baccalà alla volta. Man mano che saranno dorati e croccanti prelevateli con un mestolo forato e fateli asciugare su carta assorbente.
Teneteli in caldo fino a quando non avrete fritto tutto il pesce.
Servite i pezzetti di baccalà fritto su un piatto da portata precedentemente riscaldato.
Per ottenere un baccalà fritto croccante utilizzate birra o acqua gassata freddissima in modo da aumentare lo shock termico durante la frittura e ottenere una crosticina molto croccante.
Una considerazione: non tutte le farine sono uguali. Consigliamo di usare la farina 00 con un uovo, ma se dovesse risultare troppo morbida per la pastella, utilizzate la farina 0 che è meno raffinata e tiene meglio l’impasto. La differenza fra le due è meglio provarla per capire le proprie preferenze.
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