Le fave dei morti sono dei biscotti alla mandorla che si preparano in numerose regioni italiane agli inizi di Novembre in occasione della celebrazione dei defunti del 2 Novembre.
La loro forma e il loro nome evocano simbolicamente i semi di fava, che anticamente erano associati al culto dei morti in diverse regioni italiane. La loro forma e il nome evocano il legame simbolico con l’aldilà. Il loro gusto dolce e leggermente mandorlato celebra la continuità della vita attraverso il ricordo e la tradizione
Sono dei biscotti molto gustosi che rappresentano i dolci di Novembre più famosi insieme al pan dei morti, le Rame di Napoli e le ossa di morto.
Tostate le mandorle spellate in un tegame facendo attenzione a non farle bruciare. Per aiutarvi in tal senso bagnatele prima di scaldarle.
Toglietele dalla padella, fatele raffreddare, quindi riducetele in granella con un minipimer.
Aggiungete lo zucchero e la farina alla granella di mandorle. Formateci una fontana sul piano di lavoro e metteteci al centro il burro a pezzetti e le uova intere. Lavorate il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo, ma molto morbido.
Spianate l’impasto ad un’altezza di 5 millimetri e formate i biscotti con l’aiuto di un coppapasta tondo o di un bicchiere. Con il pollice fate un piccolo incavo al centro di ogni biscotto, proprio a ricordare una fava.
Mano mano che formate i biscotti metteteli su una placca ricoperta con carta forno.
Cuocete le fave da morto in forno a 180° per circa 20 minuti, controllandoli di tanto in tanto affinchè non si brucino.
Nella tradizione dolciaria legata alla commemorazione dei defunti, si trovano anche altre prelibatezze come i dolci ossa dei morti in Lombardia o i mustazzoli in Puglia. Sono tutte preparazioni che raccontano, con il linguaggio universale dei sapori, l’ancestrale dialogo tra la vita e la morte.
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