Il farro è spesso presente sulle tavole lucchesi, quello coltivato in Garfagnana ha ottenuto da anni il riconoscimento i.g.p. Classicamente viene proposto nella zuppa lucchese, cotto in un saporito intingolo di fagioli e in estate abbinato in insalate più leggere, spesso con pesce e frutti di mare.In questa ricetta è stato cucinato come un risotto, ovvero unendo brodo vegetale poco per volta, insaporito da una semplice crema di asparagi e rifinito in fase di presentazione da una riduzione di vino Barbera e miele d’acacia.
Procedimento
Lessare gli asparagi in un litro di acqua bollente salata, dopo averli lavati e spuntati della parte terminale, finchè non sono ben teneri, scolarli e conservare l’acqua di cottura.
Stufare carota e sedano in un cucchiaio d’olio, salare, pepare leggermente ed unire il farro mescolando.
Riportare ad ebollizione l’acqua di cottura degli asparagi ed unirvi il curry.
Aggiungere il liquido bollente al farro in cottura un mestolo per volta mescolando spesso, come per un classico risotto.
Tagliare a pezzetti gli asparagi e riunirli nel vaso del frullatore con un cucchiaio d’olio e poco liquido di cottura.
Frullare a crema e versare il tutto nella casseruola con il farro.
Portare ad ebollizione il vino, unirvi il miele e lasciare sobbollire per far ridurre il tutto a consistenza leggermente sciropposa.
Quando il farro è cotto toglierlo dal fuoco, mantecarlo con poco olio ed impiattarlo.
Rifinire con la riduzione di Barbera e miele e servire.
Una preparazione elegante, apprezzabile sopratutto dai vegetariani.
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