Esternamente si presenta di un colore così acceso e intenso, e soprattutto diverso dai limoni classici a cui siamo abituati, che per un momento si potrebbe pensare che il limone rosso non esista sul serio.
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E invece pare proprio che esista, e che sia anche buonissimo. Tanto che per il suo sapore più dolce e fruttato rispetto a quello dei limoni gialli può essere utilizzato in cucina per preparare dolci, marmellate e gelati, ma anche per condire piatti di carne e di pesce a cui dona un sapore insolito rispetto al classico succo di limone.
Ha persino un nome scientifico, Citrus limonimedica pigmentata, e potrebbe sembrare una fusione tra il limone di cui porta il nome e l’arancia di cui ha il colore. In realtà il limone rosso è diverso sia dal limone giallo che dall’arancia.
Ma allora perché questo limone è rosso e non giallo come tutti i limoni che ognuno di noi usa abitualmente in cucina?
Come spesso accade quando si parla di tesori che vengono dalla natura, non esiste una sola spiegazione. Il colore del limone rosso potrebbe derivare da diversi fattori e dall’evoluzione che questo frutto ha avuto nel corso del tempo.
È probabile che il limone rosso come lo vediamo oggi sia il risultato di tutta una serie di incroci avvenuti tra diverse varietà di agrumi.
Quel che è certo è che, come per la maggior parte dei frutti dai colori accesi che vanno dal rosso al viola, il suo colore rosso sia dovuto alla presenza di antociani. Gli antociani sono infatti dei pigmenti naturali che, quando si trovano in determinati frutti, gli donano quell’inconfondibile tonalità di colore.
È poi anche vero che il colore della buccia può, come accade anche per tanti altri frutti, variare a seconda di elementi variabili come il grado di maturazione del frutto stesso.
Quanti di noi dal fruttivendolo hanno visto o acquistato un limone rosso? Diciamoci la verità, potrebbe essere capitato di rado.
Questo perché il limone rosso ha vita decisamente breve. Una volta giunto a maturazione, infatti, dura circa tre giorni. Una shelf-life così breve che lo rende poco adatto alla commercializzazione e alla vendita presso la grande distribuzione.
È questo di sicuro un punto a suo sfavore rispetto al più celebre e diffuso limone giallo, invece caratterizzato da una resistenza ben al di sopra della media.
Come fare allora se non ci si vuole privare del piacere di avere in casa un limone rosso? Pare che ci si debba armare di pazienza ed entrare nell’ottica di coltivarlo in casa. Sono infatti sempre più gli appassionati dei limoni rossi che decidono di coltivarlo in casa da soli per averne a disposizione qualcuno ogni volta che se ne ha bisogno. Pur sapendo che si possono consumare solo nel giro di tre giorni!
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