Questa crostata con farina di castagne è fatta con crema di ricotta e arance in gelatina, in modo che esca rustica ma raffinata. Si può fare tranquillamente con la farina di castagne così come con la farina di marroni, ma in entrambi i casi ogni fetta racchiude un ripieno alla crema di ricotta. Da provare in autunno!
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Mescola velocemente il burro, 80 g di zucchero, 2 uova e le farine (farina di castagne e farina 00) fino a ottenere un impasto. Avvolgi la pasta frolla con farina di castagne nella pellicola trasparente e falla riposare in frigo per 1 ora.
Lascia per 10 minuti in infusione la panna con la bacca di vaniglia, aperta e poi filtrata. Dopo averlo fatto devi scaldare la panna e cominciare a montare 3 uova con 100 grammi di zucchero. Poi devi unirci la ricotta, la maizena e la panna scaldata: monta il tutto per 2 minuti o finché non ottieni una crema fluida e omogenea.
Imburra e infarina una tortiera da crostata dal diametro di 28 cm, poi stendi la frolla e rivestici la tortiera. Bucherella il fondo della pasta frolla con una forchetta, poi versaci la crema all’interno. Cuoci la crostata con farina di castagne in forno a 170°C per 40 minuti.
Mentre si cuoce la crostata devi ammollare la gelatina in acqua fredda (per classica gelatina da dolci in fogli; se usi altro, dipende da cosa hai a disposizione). Poi devi spremere un’arancia e cuocere il succo in una padella per 10 minuti, aggiungendo 100 grammi di zucchero e l’acqua. Fatto ciò unisci la gelatina ben strizzata e mescola finché non si scioglie. Filtra il succo e mettilo in frigorifero per 10 minuti.
Togli la crostata dal forno e lasciala freddare per 20 minuti in teglia. Solo dopo puoi trasferirla con delicatezza sul piatto da portata: devi pelare al vivo (ossia fare gli spicchi senza pellicina né scorza, per capirci) le altre arance e mettere gli spicchi a raggiera sulla crostata. Cospargi la superficie con la gelatina alle arance prima che si rapprenda troppo, e la crostata con farina di castagne sarà pronta.
Pelare a vivo è semplicemente una tecnica che serve per prendere dagli agrumi solo la polpa, senza la pellicina esterna e senza rompere gli spicchi.
Anzitutto devi avere un coltello molto affilato con cui pelare l’agrume (in questo caso, l’arancia) per togliere la scorsa e la parte bianca di sotto, e poi infila il coltellino tra la pellicina e la polpa per separarne la polpa. Gli spicchi fatti così sono pronti per essere aggiunti dove meglio preferisci, ed è il modo più semplice per farli mangiare dai bambini.
Sì, tranquillamente. I marroni sono come le castagne, ma coltivati, più tondi e un po’ più dolci, anche di gusto; ciò implica un sapore un po’ più rustico in questa ricetta. Quando usi la farina di marroni puoi fare le stesse cose della farina di castagne, ma puoi permetterti di usare un po’ di zucchero in meno (15-20 grammi).
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