Hai mai sentito parlare di busiate siciliane? Busiate, busiata, busiati: benvenuto/a in Sicilia dove ogni piatto racconta tradizioni secolari e sapori autentici. Le busiate siciliane han posto d’onore: nascono da una pianta ed hanno una meravigliosa forma a spirale che si sposa anche troppo bene con diversi sughi.
Busiate siciliane, o busiata, o busiati. Una pasta decisamente Siciliana di tutto punto, dalla caratteristica forma a spirale, che deriva da uno strumento un po’ curioso. Ma tu lo conosci il Buso?
Ampelodesmos Mauritanicus
Pasta tipica della provincia di Trapani in Sicilia dove spesso si fa con il pesto alla trapanese, cioè un condimento su base di pomodoro, mandorle, aglio, basilico e olio d’oliva. Sono parte del cuore della cucina siciliana, semplice e saporita com’è.
Le busiate prendono il loro nome dal “buso”, un ago di ferro attorno al quale la pasta viene avvolta per prendere la sua caratteristica forma a spirale. Si può usare un ferro per lavorare a maglia, utile per attorcigliare quel che serve, ma si può usare anche uno spiedino in legno, contando che il diametro non avrà bisogno di essere troppo largo.
Questo antico strumento, in realtà, era il gambo di una pianta chiamata Ampelodesmos Mauritanicus che è tipica dei terreni aridi del Mediterraneo. L’arte di creare la pasta busiate è stata tramandata di generazione in generazione, tenendo viva una tradizione che risale al X secolo d.C. e che è tutt’oggi molto apprezzata: il gambo si usava per dare la tipica forma elicoidale alle busiate avvolgendo un po’ di pasta diagonalmente ad un gambo di Ampelodesmus Mauritanicus.
La pasta fresca, come le busiate, è una fonte di energia grazie ai carboidrati complessi che contiene, fornendo una carica a lungo e lento rilascio al corpo e alla mente. D’altronde la pasta fresca ha un indice glicemico più basso rispetto a quella secca, il che significa che rilascia energia con più calma e aiutandoti a saziarti più a lungo. Per chi ricerca una alimentazione equilibrata è sempre una buona scelta: se poi la fate in casa c’è modo e modo di conservare la pasta fresca fatta in casa (fino a 100 giorni).
Fatta con semola di grano duro siciliano e acqua, l’impasto delle busiate viene lavorato a mano e arrotolato attorno al buso per fare la forma elicoidale. La trafilatura in bronzo e l’essiccazione lenta le danno una consistenza unica e una superficie rugosa che trattiene i sughi alla perfezione, sia di carne che di pesce. La busiata è la testimonianza della maestria artigianale dei pastai siciliani, che tengono vive le tecniche tradizionali.
La produzione delle busiate segue spesso pratiche agricole sostenibili che rispettano l’ambiente e promuovono la biodiversità. Il grano duro siciliano, l’ingrediente principale, è coltivato con tecniche tradizionali che preservano le risorse naturali della Sicilia e mantiene viva la cultura agricola della regione.
Un taglio di pasta buonissimo che è anche condivisione e convivialità, spesso preparare le busiate è un’occasione per la famiglia, come lo è anche partecipare a una sagra a loro dedicata.
Busiate siciliane
Per preparare le busiate (o busiata, o busiati) hai bisogno di semola di grano duro e acqua. A ingredienti, null’altro. Mescola la semola con l’acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo, poi lavoralo finché non diventa liscio ed elastico. Fatto ciò, prendi piccoli pezzi di impasto e arrotolali attorno a un buso, o un ferro da calza, per ottenere la forma a spirale delle Busiate. Lascia asciugare per qualche ora prima di cuocerle, in luogo fresco e asciutto.
Ora, procedimento a elenco e le quantità, in caso ti vada di tornare sull’argomento:
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