Durante i venerdì di Quaresima, secondo la tradizione cattolica, bisognerebbe astenersi dal mangiare carne. Ecco perché per molte persone, il venerdì è un giorno di magra, ovvero si preferisce mangiare il pesce. Non è solo una scelta dettata dalla religione: ridurre il consumo di carne può essere un bel segnale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Sapete che le emissioni climalteranti dipendono in buona parte anche dagli allevamenti intensivi di animali destinati al consumo alimentare? Insomma, qualunque sia il motivo alla base della vostra decisione, una frittura di calamari come cena del venerdì sera non vi farà certo rimpiangere polpette, bistecche e miscellanei vari. Ed ecco i consigli di Nonna per farla proprio come al ristorante: asciutta, gustosa, croccante fuori e morbida dentro!
Per preparare una gustosissima frittura di calamari per 4 persone, ecco la lista della spesa che puoi stampare e portare con te al mercato:
Il segreto per una frittura perfetta è la temperatura dell’olio, che nel caso del pesce è di 180 °C. Una pastella fredda, una cottura veloce ed ecco come fare dei fantastici calamari fritti.
Come capire quando l’olio è arrivato a temperatura giusta per preparare la frittura di calamari? Il top sarebbe avere un termometro da cucina, di quelli con l’asta in metallo resistente a temperature altissime, ma c’è un trucchetto che può facilitarti il compito: prendi una briciola di pane e buttala nell’olio a 180 – 190 °C. Se viene su velocemente, l’olio è pronto per friggere il pesce.
La frittura di calamari è una preparazione velocissima, quasi un ‘salvacena’. Insieme a un buon piatto di spaghetti alle vongole, riuscirai a mettere su una cena di pesce facile e non particolarmente costosa. Se non trovi i calamari freschi, anche quelli surgelati fanno al caso tuo: li trovi nel banco surgelati di tutti i supermercati.
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