Come si fa il vino?
Sono sempre di più le persone che si appassionano al mondo del vino anche dal punto di vista della produzione artigianale, e che vogliono mettersi alla prova tentando di fare il vino in casa.
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La storia del vino è una storia antichissima, e che continua ad incuriosire e appassionare persone diverse in giro per il mondo.
Il vino si ottiene dalla fermentazione alcolica del succo d’uva grazie ad alcuni lieviti presenti sulla buccia dell’acino, in grado di trasformare lo zucchero della polpa in alcol etilico e anidride carbonica. Chiaramente, in base al tipo di uva impiegata e ai processi di vinificazione si possono produrre vini bianchi, rosati e rossi di diverse gradazioni alcoliche.
Il primo step del ciclo produttivo del vino è la vendemmia. Anticamente era fatta esclusivamente a mano; oggi invece, a causa della mancanza di manodopera, viene eseguita meccanicamente, anche se questo tipo di raccolta è meno accurata di un tempo poiché non permette di fare una cernita dei grappoli da cogliere in base, ad esempio, alla maturazione o all’integrità degli acini.
Dopo la raccolta dell’uva, si procede con la pigiatura. Anche quest’operazione una volta veniva eseguita senza l’ausilio di macchine. Sono famose le immagini dei contadini che, immersi con i piedi nudi in catini colmi di grappoli di uva, la pigiavano per ottenere il vino.
Il mosto ottenuto in fase di pigiatura viene purificato dalle impurità e corretto con sostanze che ne regolano l’acidità e la componente zuccherina. In seguito, viene raccolto in grandi tini a fermentare.
La fermentazione o più propriamente vinificazione è una fase che può durare da 1 giorno a 1 settimana. Può essere anche prolungata fino a 10 giorni quando si tratta di vini più complessi.
Proprio durante questo processo biochimico lo zucchero contenuto nel mosto si trasforma gradualmente in alcol e in anidride carbonica.
La vinificazione segue un procedimento differente in base al tipo di vino che si vuole ottenere. Se il mosto non viene fatto fermentare e viene separato dalle vinacce (bucce dell’uva) e filtrato, si otterranno vini bianchi, che generalmente, vanno bevuti entro 3 anni dalla data di vendemmia. Per ottenere i vini rosati, si esegue una parziale vinificazione in bianco.
Il vino rosso si ottiene lasciando fermentare il mosto macerando insieme a bucce, semi e raspi, che rilasciano il colore tipicamente rosso e i tannini.
Consiste nel travasare il vino, purificato dai residui solidi e dalle vinacce che rimangono sul fondo dei tini, nelle botti, dove avvengono una seconda fermentazione e un’ulteriore trasformazione dello zucchero residuo. Il tutto avviene ad una temperatura di circa 15°C.
A questo punto i vini bianchi sono pronti per essere imbottigliati, mentre per i vini rossi inizia l’invecchiamento, che può durare fino a 5 anni.
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