Da quando è nata la lavastoviglie, se ne sentono dire molte sul suo conto: è inquinante per l’ambiente, consuma troppo, non è indispensabile e così via.
Ognuno è libero di avere la sua opinione ma di fatto la lavastoviglie è una comodità innegabile. Il tempo risparmiato è notevole e il minor consumo idrico ha importanti risvolti ambientali.
La lavastoviglie è nata decenni fa ormai e ha fatto molta strada da allora, la tecnologia ha creato modelli sempre più moderni che consentono di risparmiare in energia elettrica, acqua e quindi in denaro. Inoltre il progresso si muove sempre di più in protezione dell’ambiente e anche la lavastoviglie rispetta questa necessità con funzionalità e programmi eco-friendly.
Forse non tutti sanno che se si lavano a mano le stoviglie utilizzate per la cena di sole 4 persone si ha un consumo di acqua maggiore di quella che verrebbe utilizzata con la lavastoviglie. In commercio vi sono elettrodomestici che hanno un consumo pari a soli 6 litri/ciclo, ottenendo così una prestazione di lavaggio ottimale.
Questo prezioso macchinario compare sul mercato per la prima volta nel 1886 negli Stati Uniti. L’inventrice è una donna, Josephine Cochrane, originaria dell’Illinois. La sua idea nasce dal desiderio di avere una macchina che lavasse i piatti meglio e in modo più rapido dei suoi domestici.
La prima lavastoviglie Cochraine era fornita di alcuni scomparti posti su una ruota a sua volta posizionata in una caldaia di rame. Il movimento alla ruota veniva imposto in modo manuale mentre una cascata di acqua bollente contenente il detersivo ricadeva sulle stoviglie lavandole.
Il motore venne applicato alla lavastoviglie solo nel 1929 dall’azienda tedesca Miele che ancora oggi è in vetta alla produzione degli elettrodomestici.
Quando si sceglie un modello di lavastoviglie si deve prima pensare al luogo dove andrà posizionata e quindi allo spazio che si ha a disposizione.
Quando si hanno ben chiari questi dati si può iniziare a pensare alla scelta che può ricadere su un tipo di lavastoviglie a incasso (ovvero che scompare completamente nei mobili), da mensola (ovvero da riporre sotto il piano della cucina) oppure si può optare per una lavastoviglie a libero posizionamento.
Considerando lo spazio si deve invece scegliere tra il modello standard e lo slim.
Questa tipologia di lavastoviglie consente di applicare alla porta della lavastoviglie, che andrà collocata tra i pensili inferiori, il pannello frontale della cucina rendendola uniforme e nascondendola alla vista.
I comandi sono all’interno dello sportello e si ottiene così un’integrazione totale con la cucina senza interferenze nell’arredamento. Va valutata, tuttavia, l’eventuale impossibilità di accedere al pannello di controllo durante il lavaggio.
Questo genere di modelli si incassano nella cucina in modo parziale, ovvero con i comandi della lavastoviglie che restano a vista.
I colori esterni sono generalmente neutri: nero, bianco o acciaio. Sul frontale si vede il pannello della cucina ma con delle dimensioni ridotte in modo da lasciare i comandi accessibili anche durante i cicli di pulizia.
In questo caso la lavastoviglie viene posizionata sotto il ripiano della cucina. Il frontale è completamente libero e viene utilizzato lo zoccolo del pavimento (o del mobile) per uniformarla al resto dell’arredamento.
Questa tipologia può essere posizionata ovunque ed è questa la sua caratteristica principale. Utile soprattutto quando la cucina è già stata arredata con mobili indipendenti tra loro.
Le lavastoviglie a libero posizionamento sono smontabili nella parte superiore per poter essere inserite nel sottopiano.
A differenza della lavastoviglie standard che ha una larghezza di 60 cm, la slim ne misura in genere circa 45. Questa riduzione consente l’inserimento dell’elettrodomestico in spazi ristretti mantenendo al contempo le stesse funzioni della sorella maggiore.
Un’ottima soluzione per chi si trova ad avere spazi ridotti. I coperti in questo caso arrivano solitamente ad un massimo di 9 mentre la standard ne può contenere fino a 14.
La lavastoviglie in formato standard ha una larghezza di 60 cm e rappresenta il modello più comune e utilizzato. Perfetta per famiglie numerose in quanto molto capiente, può effettuare il lavaggio per 12/14 coperti più pentolame.
Questi particolari elettrodomestici di ultima generazione hanno dimensioni ridotte a circa H44 x L55 x P48; le prestazioni sono tuttavia ottimali.
Questi piccoli gioielli della tecnologia hanno un’installazione semplice e si possono appoggiare sul piano di lavoro o essere poste all’interno di un mobile sufficientemente grande da contenerle. Solitamente riescono a contenere fino a 6 coperti.
Gli elettrodomestici tecnologicamente avanzati hanno costi accessibili a tutti e la grande varietà di modelli disponibili consente a tutti di trovare la tipologia di lavastoviglie più adatta alle proprie esigenze.
Le moderne macchine lavapiatti consentono di ottenere un grande risparmio energetico e di acqua se utilizzate in modo corretto.
Alcune di queste sono fornite di programmi appositamente studiati per il risparmio energetico (e di conseguenza economico), bisogna quindi distinguere quali di questi possono essere utili allo scopo prima di scegliere la lavastoviglie per la propria casa.
La nuova etichetta applicata alle lavastoviglie mettono in evidenza il consumo energetico e perciò la differenza tra le diverse lavastoviglie.
Quando si acquista un nuovo elettrodomestico, non solo la lavapiatti, si deve guardare attentamente l’etichetta e per farlo bisogna prima iniziare a comprenderne il significato simbolo per simbolo.
Sull’etichetta è presente inoltre il consumo energetico annuale indicato in kWh, vengono indicati i decibel raggiunti in funzione dalla macchina e la capacità di carico viene espressa con il numero di coperti.
Viene indicato inoltre il consumo annuale di acqua espressa in litri e la classe di efficienza in asciugatura.
Una lavastoviglie a libera posizione con una capacita di 12 coperti e bassi consumi grazie alla classe energetica A+. Silenziosa e con un basso consumo di acqua, questa lavastoviglie è dotata di antitrabocco e funzione di attivazione ritardata. Le misure sono standard e il costo si aggira sui 230 euro.
Pro: ottimo rapporto qualità/prezzo, risulta essere efficace su stoviglie molto sporche e consuma poco.
Contro: la lavastoviglie è ingombrante non adatta a chi ha poco spazio.
Un macchinario a libera installazione con una capienza di 12 coperti e in classe A+ per quanto riguarda il consumo energetico. Molto silenziosa, è dotata di 5 diversi programmi di lavaggio tra cui ve n’è uno economico ed uno rapido. Dotata di antitrabocco segnala la mancanza di sale tramite spia. Il costo medio è di 240 euro.
Pro: ottimo rapporto qualità/prezzo, lava in modo perfetto anche con il programma rapido.
Contro: Talvolta l’asciugatura non risulta perfetta.
Questa lavastoviglie risulta ideale per coloro che desiderano un macchinario da incasso con un prezzo limitato. La classe energetica è A+ quindi ha un consumo energetico limitato. Contiene 13 coperti e ha ben 5 programmi differenti a diverse gradazioni. La funzione PureCrystal permette di avere bicchieri brillanti mentre Aqualock consente un risparmio sui consumi di acqua. Il costo medio è di 370 euro.
Pro: lavaggio perfetto, silenziosa e con un costo limitato.
Contro: talvolta le stoviglie non risultano perfettamente asciutte, soprattutto a pieno carico.
Questa lavastoviglie è compatta, adeguata a coloro che non hanno molto spazio a disposizione e necessitano di lavare poche stoviglie. La capacità è di 6 coperti e si monta a incasso o a libero posizionamento. Possiede 6 programmi tra cui eco, intensivo, vetro e rapido. Il prezzo medio è di 250 euro.
Pro: piccole misure grandi efficienza.
Contro: adatta solo a coppie o piccole famiglie.
Una lavastoviglie a scomparsa totale perfetta per coloro che desiderano inserirla all’interno di una cucina con spazio predisposto. La capacità è di 13 coperti ed è classe energetica A+. I programmi sono 5 tra cui: eco, vetro e rapido. Il sistema EcoSilence la rende un elettrodomestico perfetto da utilizzare anche di notte per un maggiore risparmio. Le misure sono standard e il costo medio si aggira intorno ai 380 euro.
Pro: si incassa scomparendo completamente, basso consumo energetico, molto silenziosa.
Contro: i lavaggi risultano essere più lunghi di altre lavastoviglie.
La lavastoviglie Electrolux Rex RSL riesce a unire in un solo modello alcune delle richieste più pressanti del mercato: prezzo contenuto, funzionalità, risparmio energetico e capienza. Con meno di 400 euro è possibile dotare la cucina di un importante coadiuvante per le attività domestiche, migliorando il proprio impatto ambientale e aiutandoci a guadagnare tempo prezioso.
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