Le cappe da cucina si suddividono sostanzialmente in due tipologie: le aspiranti e le filtranti a riciclo d’aria. Le prime aspirano l’aria, satura di olezzi e particelle grasse, e la convogliano verso l’ambiente esterno, tramite un camino, oppure una semplice apertura. Le seconde, invece, filtrano l’aria mediante sistemi appositi che trattengono impurità e cattivi odori, e la rimettono in circolo nello stesso ambiente dal quale la prelevano.
Attualmente le più diffuse sono quelle che rientrano nella prima categoria, sebbene una cappa aspirante possa comodamente assolvere anche alla funzione di filtro se dotata degli accessori giusti.
Una prima considerazione da fare riguarda la complementarità della cappa con la cucina sottostante. Una cappa, infatti, non è un elettrodomestico autonomo, bensì strumentale al piano cottura; le sue dimensioni, quindi, affinché l’elettrodomestico si riveli efficace e valido, devono necessariamente rapportarsi a quelle della cucina.
Nella valutazione delle caratteristiche prioritarie, occorre considerare anche la capacità di aspirazione che, più è elevata, meglio si rapporta con le grandi cucine.
Una cappa da cucina è generalmente prodotta secondo misure che rispecchiano quelle del piano cottura. Se questi ultimi variano approssimativamente dai 30 ai 95 centimetri, in base al numero dei fuochi, anche le cappe possono variare da una larghezza minima di circa 60 centimetri ad una massima di 120.
Chiaramente, l’eccedenza che ritroviamo nella larghezza della cappa rispetto al piano cottura si giustifica con la necessità di intercettare i fumi della cucina, che non hanno andamento perfettamente verticale, ma tendono ad diffondersi.
Una certa variabilità è riscontrabile anche per la profondità e per l’altezza delle cappe aspiranti, misure che dipendono strettamente dal design e dalla tecnologia dell’elettrodomestico. I modelli più moderni presentano una profondità piuttosto ridotta, anche di soli 35 centimetri, a fronte di una misura da considerarsi standard di 55 centimetri, perfettamente rispondente alle dimensioni ordinarie del piano cottura.
Il corretto ricambio d’aria in cucina può essere assicurato solo se la cappa dispone della sufficiente capacità aspirante, da misurarsi in mc/h. Questa semplice formula consente di scegliere la cappa in base ad un parametro oggettivo rappresentato dalle misure effettive della cucina che dovrà ospitarla.
Partendo dal presupposto che una buona aspirazione deve garantire, ogni ora, 10 ricambi di tutta l’aria contenuta nella stanza, è sufficiente moltiplicarne per 10 il volume, per ottenere il valore che ci serve.
Per fare un esempio pratico, una cucina che misura 5×6 metri e ha un’altezza di m. 2,70, dispone di un volume pari a (5x6x2.70) 81 metri cubi. Moltiplicando questo valore per 10 otteniamo 810, che rappresenta la capacità aspirante oraria che la cappa deve possedere per assicurarci il necessario ricambio d’aria.
Se tale capacità e assicurata già alla velocità minima di aspirazione, la cappa consentirà anche un notevole risparmio energetico, dal momento che le diverse velocità diventano tanto più dispendiose quanto più si impennano.
La pressione della cappa, invece, indica la sua efficacia nello scaricare all’esterno i fumi ed i vapori della cucina e si esprime in Pascal. I valori di Pa maggiori sono consigliati per i tubi di scarico più tortuosi ed obsoleti, poiché maggiore dovrà essere la forza da imprimere ai fumi perché li percorrano per intero e velocemente.
La funzione dei filtri, che rappresentano il primo elemento incontrato dai fumi durante l’aspirazione, è quella di trattenere le particelle di grasso che rischiano di andare ad incrostare la canalina e il motore, diventando causa del malfunzionamento delle componenti elettriche.
Anche i filtri possono variare, in particolare per il materiale in cui sono realizzati. Le cappe più economiche presentano i filtri in acrilico, da cambiare periodicamente, prima che grasso e unto li rendano inutilizzabili.
I modelli di cappa che rientrano nella fascia medio alta, invece, dispongono di filtri in metallo, generalmente acciaio e alluminio i quali, a seguito di un semplice lavaggio col normale detergente per piatti, tornano efficienti come appena installati.
La classe di efficienza dei filtri si indica con le lettere dell’alfabeto dalla A alla G, secondo la medesima scala che definisce la classe di efficienza energetica degli elettrodomestici. La classe A indica la massima efficacia filtrante, e denota un’efficienza del 90%; percentuale che decresce mano a mano che si procede verso la classe individuata con la lettera G.
Il problema della rumorosità della cappa non è affatto da sottovalutare, poiché spesso si rinuncia ad azionare tale importante elettrodomestico proprio per non esporsi ai rumori che emette e che creano non poco disturbo.
Le emissioni sonore si esprimono in decibel e una cappa mediamente emette tra i 60 ed i 70 dB, che possono scendere a 40 se l’elettrodomestico è impiegato alla velocità minima. Una cappa che supera questi valori è decisamente rumorosa.
Un particolare da ricordare è che le emissioni riportate nelle caratteristiche tecniche della cappa esprimono i valori medi, riferiti alle velocità minima e massima. Ne deriva che l’impiego della cappa alla massima velocità produrrà delle emissioni sonore sicuramente maggiori di quelle indicate in etichetta.
Un altro fattore importante riguarda l’illuminazione di cui la cappa è dotata e che rende fruibile e comodo il piano cottura. Gli elettrodomestici di ultima generazione utilizzano lampade alogene o a LED, prive della cosiddetta resistenza elettrica, che forniscono molta luce e consumano poco.
Questo parametro, alla stregua del precedente, è misurabile tramite l’appartenenza alle diverse classi di efficienza luminosa, sempre indicata mediante una scala che va dalla lettera A alla G.
I comandi presenti solitamente lungo il bordo esterno della cappa, dove sono meno esposti ai fumi e ai vapori del piano cottura, sono riferiti alla scelta delle diverse velocità di aspirazione e all’accensione della luce.
La differenza tra una pulsantiera e l’altra può essere costituita dalla diversa tipologia dei pulsanti, che possono essere a sfioramento, nelle cappe più sofisticate, ma più spesso elettrici o elettromeccanici.
Tra le funzioni aggiuntive si possono annoverare esclusivamente il timer per lo spegnimento automatico in caso di funzionamento alla massima velocità, il display digitale per l’indicazione del tempo e l’eventuale impostazione dell’orologio.
La cappa più venduta dell’anno, si caratterizza per una capacità aspirante da 368 mc/h, ideale per un ambiente dalla superficie di 14 metri quadri. Dotata di 3 filtri in alluminio della tipologia dei filtri permanenti, presenta una capacità filtrante per i grassi che rientra in classe di efficienza C.
L’efficienza luminosa di questa cappa rientra in classe G, mentre l’efficienza energetica è in classe E. Tra i punti forti si annovera sicuramente il prezzo molto basso, considerato che è in vendita online a soli 125 Euro.
Un’ampia cappa dalla larghezza di ben 90 centimetri, può essere agevolmente convertita da aspirante a ricircolo d’aria mediante l’impiego dell’apposito kit.
Le tre velocità di funzionamento si azionano mediante tasti luminosi. I tre filtri permanenti, in metallo, sono lavabili in lavastoviglie. La capacità aspirante si attesta sui 460 mc/h e le emissioni sonore, a velocità media, raggiungono i 55 decibel; tali caratteristiche ne fanno un elettrodomestico potente e poco rumoroso.
La classe di efficienza energetica A+ garantisce bassi consumi a fronte di performance elevate. Il costo di questa cappa, a listino, è di 825 Euro, ma è possibile trovarla online con un discreto sconto.
Dall’eccellente capacità aspirante, questa cappa moderna e funzionale, raggiunge i 720 mc/h risultando ideale per il ricambio di aria in ambienti fino a 26 metri quadrati.
I tre filtri permanenti in alluminio, lavabili in lavastoviglie, garantiscono la classe B di filtrazione dei grassi. Elevata anche la classe di efficienza luminosa, che si esprime nella A, come pure l’efficienza energetica generale.
Dotata di ampio display e di timer, questa cappa dalle eccellenti prestazioni ha un costo di circa 230 Euro.
Una cappa dal design lineare ed essenziale, in acciaio inox satinato, da 90 centimetri. La classe di efficienza energetica nella quale questo elettrodomestico ricade è la B, mentre la capacità aspirante è di 750 mc/h. Estremamente silenziosa, le emissioni sonore, alla velocità media, si fermano a 46 decibel.
Dotata di tre filtri antigrasso permanenti in alluminio, lavabili in lavastoviglie, e di due lampade LED da 2 watt ciascuna, la cappa della Smeg costa circa 230 Euro.
Bellissima cappa in acciaio inossidabile spazzolato e vetro, dal design moderno e curvilineo, dispone di una potenza aspirante da 800 mc/h e filtri permanenti in metallo comodamente asportabili e lavabili in lavastoviglie.
Dotata anche di filtri a carboni attivi, questa cappa possiede una pulsantiera che regola le quattro velocità di aspirazione e illuminazione garantita da due lampade a LED da 1.2 watt ciascuna. È acquistabile online al prezzo di circa 650 Euro.
Considerati i parametri esposti in premessa, in particolare la potenza aspirante, la rumorosità e l’efficienza dei filtri, appare eccellente la cappa del marchio Smeg, modello KAT900HXE, che offre ottime prestazioni ad un costo nettamente inferiore dei prodotti analoghi della concorrenza.
Una valida alternativa è rappresentata dal modello Astra della Falmec che, accanto alle buone prestazioni determinate dall‘elevata potenza di aspirazione, presenta un’estetica accattivante ed un design decisamente artistico in grado di caratterizzare l’intera cucina nella quale è inserita.
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