Come scegliere l’affettatrice migliore

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Le affettatrici non sono solo strumenti indispensabili nelle attività commerciali di vendita di prodotti alimentari e della ristorazione, ma grazie all’efficacia e alla semplicità di utilizzo, prendono sempre più piede anche in ambito domestico.

L’utilità dell’affettatrice, infatti, è evidente anche in un ambiente casalingo, poiché in grado di agevolare una notevole quantità di operazioni quotidiane, che non si limitano al taglio dei salumi, ma anche delle carni, del pane e delle verdure.

Cenni storici e curiosità

Nonostante il primato per l’invenzione dell’affettatrice spetti a Wilhelmus Adrianus Van Berkel, macellaio di Rotterdam, corre l’obbligo ricordare che alcune fonti storiche attribuiscono invece al meccanico bolognese Luigi Giusti la realizzazione di una inedita macchina in grado di affettare i salumi, in particolar modo la mortadella bolognese, in maniera rapida e precisa.

Solo qualche anno più tardi, nel 1898, Van Berkel darà il via alla sua produzione industriale di affettatrici, concepite per offrire alla sua clientela fette di carne regolari e dallo spessore costante. La macchina del macellaio olandese era caratterizzata da una lama concava che scorreva avanti e indietro e che ruotava sulla carne, poggiata in un piatto.

Oggi la Berkel è un marchio leader nel settore delle affettatrici e i vecchi modelli a volano sono diventati veri oggetti da collezione, ricercati e preziosi.

Quanti modelli di affettatrice esistono sul mercato?

Le affettatrici vengono comunemente classificate in base al tipo di alimentazione, che può essere manuale o elettrica, e per l’inclinazione del disco che costituisce la lama. Una prima, sostanziale suddivisione, pertanto, deve essere fatta tra:

  • Affettatrici a volano, cioè manuali
  • Affettatrici ad alimentazione elettrica

Una seconda classificazione suddivide le affettatrici nei due grossi gruppi delle:

  • Affettatrici verticali
  • Affettatrici a gravità

Infine, in base all’uso dell’affettatrice ed alle prestazioni che deve soddisfare, dobbiamo distinguere tra:

  • Affettatrici professionali
  • Affettatrici domestiche

In questa rapida guida vogliamo proporre i modelli più funzionali e venduti per ciascuna delle categorie sopra elencate.

L’affettatrice manuale a volano

L’affettatrice a volano funziona senza bisogno della corrente elettrica, ma sfruttando l’energia prodotta da un disco meccanico, il volano, che deve essere azionato a mano e che ha il compito di stabilizzare la rotazione della lama. Il meccanismo di rotazione è innestato da una manovella, che controlla anche il movimento del vassoio.

Questo è il modello di affettatrice più vecchio, che risale alla fine dell’Ottocento, ma che è possibile trovare ancora oggi in commercio e in uso in salumerie e supermercati.

Il vantaggio principale dell’affettatrice a volano consiste nella sua capacità di effettuare tagli precisi mantenendo basso il numero di giri della lama, in modo da non surriscaldare gli alimenti, che così conservano inalterate le proprie caratteristiche organolettiche.

Lo svantaggio principale dell’affettatrice manuale, invece, consiste nell’ingombro della macchina, piuttosto importante a causa del volano, motivo per il quale non sempre è possibile trovarle un posto in cucina. Altro fattore da tenere in debita considerazione, è la difficoltà di utilizzo. L’affettatrice a volano, infatti, richiede una certa pratica ed una buona destrezza che, tuttavia, possono essere acquisite in breve tempo.

La Berkel, marchio storico nella produzione di affettatrici, continua a costruire bellissime macchine manuali, a volano, spesso dalle linee retrò che ricordano l’ottocentesca capostipite della categoria. Tra queste, una macchina ad uso domestico funzionale e di elevata valenza estetica è l’affettatrice a volano della Berkel modello B3 Exclusive rossa.

La sua lama in acciaio, dal diametro di 30 centimetri, ha la forma leggermente concava, per toccare l’alimento solo nel punto del taglio. Tale accorgimento serve a non surriscaldare il grasso dei salumi o della carne, che rischia di deteriorarsi con l’alta temperatura.

Realizzata in alluminio, con il volano del tipico colore rosso, dispone di sistema di sbloccaggio e bloccaggio del pressamerce, di protezione della lama e di affilatoio incorporato. Può inoltre produrre fette di spessore massimo di 2 millimetri.

Il costo di questa affettatrice a volano, che è anche uno splendido elemento d’arredo, si aggira intorno ai 5.200,00 euro. La richiesta di macchine del genere è così alta e la produzione, completamente artigianale, così limitata, che spesso bisogna inserirsi in lista d’attesa per poterne acquistare un esemplare.

L’affettatrice elettrica

Alimentata a energia elettrica, questa affettatrice risulta generalmente più compatta e pratica del modello manuale, provvisto di volano. La mancanza del disco meccanico, inoltre, ne consente una più comoda collocazione tra le mura domestiche, in una cucina non necessariamente di grandi dimensioni.

Alcune affettatrici di questa categoria sono state costruite con il vassoio pieghevole, in modo da poter essere “chiuse” e comodamente riposte su uno scaffale o in un comune mobiletto.

Sulla dimensione della macchina incide notevolmente la grandezza della lama a disco. In base all’uso che si desidera fare dell’affettatrice, tenendo conto che tagliare il salame non è come tagliare la mortadella, occorre scegliere una macchina e una lama della misura adatta.

Rapidità e semplicità nello svolgere le operazioni di pulizia costituiscono ulteriori vantaggi dell’acquisto di un’affettatrice elettrica. In merito agli svantaggi, occorre considerare la potenza del motore. Se quest’ultimo non è sufficientemente potente, rischia di surriscaldarsi dopo pochi minuti di utilizzo continuativo.

Una potenza insufficiente, inoltre, può rendere difficoltoso il taglio di alimenti particolarmente duri, con conseguenze dirette ancora una volta sul motore, che tende a surriscaldarsi troppo, rischiando di rompersi.

Anche le affettatrici elettriche possono essere oggetti di design ed è la stessa Berkel che propone una macchina ad uso domestico compatta ed efficiente, caratterizzata dagli ottimi materiali e dal tradizionale smalto rosso che ne contraddistinguono tutti i prodotti.

Il modello Berkel Home Line 250 è realizzato in alluminio e resina plastica, dispone di motore da ben 190 watt e misura cm 100x100x60. Con la sua lama in acciaio da 25 centimetri può realizzare fette di spessore fino a 20 millimetri. Le caratteristiche del motore e delle lama rendono questa affettatrice elettrica una macchina perfetta per tagliare qualsiasi tipo di alimento senza accusare alcuno sforzo.

Il suo costo si aggira sui 570 euro.

L’affettatrice verticale

Si parla di affettatrice verticale quando la macchina presenta la lama discoidale ortogonale al piano di lavoro, quindi verticale e il carrello di alimentazione, di conseguenza, posizionato in orizzontale.

È il modello che ordinariamente troviamo sui banconi di macellai e salumieri, ed è particolarmente indicata per tagliare la carne, in fette dallo spessore costante e regolabile secondo necessità.

Una piccola affettatrice verticale della Rittel, compatta ed efficiente, può essere utilizzata comodamente in casa, grazie alle dimensioni contenute abbinate ad un motore da 65 watt. Il modello 523.000, nel colore argento metallico, presenta un design accattivante e moderno in soli 22×34.5 centimetri.

Ottima per chi fa un uso sporadico dell’affettatrice e non ha necessità di tenerla quotidianamente in uso, ma può riporla e tirarla fuori solo quando serve. Il motore poco potente incide sulla durata massima di funzionamento che non supera i 5 minuti. Costa circa 120 euro.

L’affettatrice a gravità

La lama dell’affettatrice a gravità, a differenza dell’affettatrice verticale, presenta un’inclinazione, rispetto al piano di lavoro, inferiore ai 90 gradi con la superficie di taglio rivolta verso l’alto. Quest’angolazione permette un’ottima aderenza dell’alimento da tagliare alla lama sottostante, a causa della forza di gravità, che semplifica le operazioni di taglio soprattutto di salumi grossi e pesanti, ma anche di formaggi e verdure.

L’affettatrice a gravità RGV Lusso 275/S è una macchina dalle elevate prestazioni, prodotta da un marchio leader nel mercato delle affettatrici professionali. La RGV, nata negli anni ’80, ha solo recentemente ampliato la sua gamma di macchine aggiungendo quelle ad uso domestico, pur continuando a mantenerne estremamente alto il livello prestazionale.

Il modello proposto dispone di motore da 150 watt e lama professionale (temprata e rettificata) da 275 millimetri, dotata di affilatoio fisso. Il basamento è in alluminio verniciato con colori alimentari e misura mm 425×263. Semplice da pulire ed ottima per affettare formaggi e salumi, fornisce ottime prestazioni per un costo di circa 300 euro.

L’affettatrice professionale – in cosa differisce dal modello domestico

Le affettatrici professionali sono generalmente da preferire quando si prevede una intensa e prolungata attività di taglio. Pensate per resistere all’usura e dotate di motori di elevata potenza, le macchine professionali sono destinate alle attività commerciali come salumerie, macellerie, supermercati e negozi di gastronomia.

Acquistare un’affettatrice professionale per utilizzarla in maniera sporadica rappresenta sostanzialmente uno spreco, tenuto conto del costo piuttosto elevato di queste macchine, tanto più che esistono diversi modelli di affettatrici domestiche valide e funzionali, perfettamente in grado di assolvere al medesimo compito.

Nelle affettatrici domestiche, infatti, sebbene la potenza del motore sia generalmente limitata a 100/120 watt, non di rado si trovano buoni apparecchi con motori da 150 watt e superiori.

Un’ottima affettatrice professionale è la Royal Catering per salumi modello RCAM-300. La lama da 30 centimetri permette di affettare salumi anche grossi, in fette di spessore variabile da 0 a 15 millimetri. Il motore da 250 watt consente di affettare ad alta velocità, con 325 giri al minuto.

La macchina è realizzata interamente in alluminio e presenta misure alla base di 57×47 centimetri. Ha un peso di circa 22 chilogrammi e un costo di 510 euro.

In conclusione abbiamo esaminato cinque modelli diversi di affettatrice, ognuno con caratteristiche proprie e con prestazioni ottimali in funzione delle esigenze da soddisfare. La scelta del modello migliore, come anticipato, è strettamente legata all’impiego che bisogna farne, nonché allo spazio disponibile (problematica non di poco conto).

Se cerchiamo un’affettatrice da tenere in cucina e adoperare una volta a settimana per affettare verdure o salumi di piccolo formato, una macchina elettrica richiudibile, dotata di motore da 65/100 watt, può andare più che bene.

Se abbiamo tanto spazio a disposizione e vogliamo dedicare un angolo a un oggetto funzionale e di design, possiamo pensare di prendere una macchina ad uso domestico della Berkel.

Ma se pensiamo di servircene per un’attività commerciale, chiaramente la scelta non può che ricadere su un’affettatrice professionale, dal motore potente (non meno di 200 watt) e dalla grande lama circolare (almeno 20 centimetri di diametro).

Già solo questi due elementi, cui è possibile affiancare vari accessori, ci garantiscono una macchina eccellente ed efficace.


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