Le arance sono un frutto dalla grande varietà e duttilità. Possono essere utilizzate in tantissime ricette di cucina sia dolci che salate. Un’altra qualità importante di questi agrumi è quella di essere utilizzabili al 100%. In altre parole, nessuna parte dell’arancia finisce nel cestino della spazzatura, bucce comprese.
Avete mai pensato a come riciclare le bucce d’arancia in cucina? Ecco alcune idee utili per non sprecare nulla di questi straordinari frutti.
Che siano consumate spremute o a spicchi, le arance sono ricche di vitamine (la C su tutte) e sali minerali. Ma a essere salutari non sono solo le parti interne e il succo: anche le bucce nascondono le stesse invidiabili proprietà nutrizionali. E quindi perché buttarle?
La premessa è d’obbligo però, utilizzate sempre e solo arance biologiche non trattate. In caso contrario, le bucce non saranno edibili e sarete costretti a cestinarle. Potrete anche conservarle nel congelatore fino a quando ne avrete bisogno, l’importante è scongelarle poco prima del loro utilizzo.
Ecco allora quattro deliziose proposte per riciclare le bucce d’arancia in cucina.
La ricetta della marmellata d’arancia è un grande classico, ma avete mai pensato a come riutilizzare le bucce delle arance spremute o mangiate per preparare un’ottima confettura? Bastano le bucce, acqua e un po’ di zucchero di canna.
Il procedimento è piuttosto semplice anche se un po’ lungo. Raccogliete innanzitutto le bucce delle vostre arance non trattate, lavatele e togliete l’albedo (la parte bianca più interna). Fatele macerare in acqua per 3 giorni, cambiando l’acqua almeno 2 volte al giorno. In seguito fate bollire l’acqua con tutte le bucce per 15 minuti, prima di scolarle.
Passate il composto di bucce bollite e scolate nel frullatore o nel mixer. Una volta ultimato il processo, inserite in una pentola le bucce frullate, tanto zucchero quant’è il peso delle bucce (100 grammi di bucce e 100 grammi di zucchero, per esempio) e acqua (quanto basta per coprire il tutto). Accendete il fuoco e aspettate finché nella pentola non sarà evaporata tutta l’acqua.
Il composto finale avrà la consistenza di una marmellata di bucce d’arancia molto densa e grumosa. Come ogni marmellata che si rispetti, mettete la confettura in barattolini di vetro sterilizzati e con chiusura ermetica. Grazie al suo sapore intenso, la potrete spalmare sul pane per una colazione energica o a merenda; è consigliata anche per guarnire e farcire dolci, per un dessert salutare.
Le cosiddette bucce d’arancia candite (o caramellate) sono gustose e semplici da realizzare. Anche in questo caso non vi servirà altro che le scorze esterne dell’agrume, zucchero semolato (quanto basta) e acqua (all’occorrenza).
Seguite passo passo la nostra ricetta delle scorzette d’agrumi candite per ottenere dei canditi perfetti. All’occorrenza potete utilizzare anche quelle dei vostri limoni. Provare per credere.
La ricetta delle bucce di arance candite è un ottimo punto d’arrivo per le vostre fantasie culinarie. Ma può essere anche un punto di partenza. Se le scorzette d’arancia caramellate sono già deliziose da gustare da sole, diventano ancora più saporite se abbinate ad altri alimenti. In particolare dolci.
Riprendete allora la ricetta precedente, quella delle bucce d’arancia candite. Mentre cuocete e bollite gli agrumi, fate sciogliere in un pentolino del cioccolato fondente (quantità a piacere). Una volta pronte le scorzette, intingetele per tre quarti, una alla volta, nel cioccolato cremoso ancora caldo. In seguito appoggiatele adagio (per non far colare troppo il cioccolato) su carta da forno, tenendole ben distanti l’una dall’altra.
Terminato questo procedimento, lasciate raffreddare il tutto, in attesa che il cioccolato si asciughi aderendo perfettamente a ogni scorzetta. Il risultato finale sarà sfizioso e delizioso al tempo stesso, e potrà essere servito sia dopo un pasto che a merenda.
Un altro utilizzo molto utile e incredibilmente flessibile delle scorze di questi agrumi riguarda il loro prodotto tritato. Le bucce d’arancia in polvere, infatti, trovano grande spazio nelle più svariate ricette di cucina. Il procedimento è davvero semplice.
Prendete le vostre bucce, adagiatele su carta da forno e lasciatele seccare per qualche giorno all’aria aperta. Per velocizzare questo processo, è consigliato avvicinarle a fonti di calore (caloriferi, stufe) o infornarle a bassa temperatura (50-60 gradi) per 2-3 ore. Una volta seccate a dovere, le vostre bucce d’arancia saranno ben tostate e prive di umidità. A questo punto mettetele in un mixer e tritatele il più finemente possibile.
Il risultato sarà una polvere di bucce d’arancia molto aromatica e dalla lunga durata. Potete conservarla in piccoli vasetti di vetro sterilizzati e con chiusura ermetica. Come utilizzare la polvere di bucce d’arancia?
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