Come fare le pesche ripiene

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Le pesche ripiene sono un dolce tipico della tradizione pasticciera piemontese, e in particolare modo della zona di Cuneo, dove si ricava la pesca del Piemonte PAT.

L’elegante gusto sabaudo trova la sua dimensione ideale proprio nel riempire le pesche di un dolce tradizionale della zona lombardo-piemontese e, in misura minore, di quella ligure: l’amaretto.

Che sia la versione saronnese o quella sassellese, l’amaretto con il suo gusto poco dolce ben si adatta invece alla succosa pesca, restituendo così un abbinamento gustosissimo, arricchito da una spolverata di cacao amaro.

La ricetta delle pesche ripiene ha una storia molto interessante, e certamente legata ai ritmi tradizionali della campagna. Sappiamo infatti che venivano preparate nel giorno di Ferragosto, quando le nonne le portavano nei grandi pranzi che si tenevano negli orti e nelle vigne, ma per molto tempo rimasero chiuse nella loro dimensione locale, custodite gelosamente come un segreto, che veniva passato di nonna in madre e di madre in figlia.

Fu Ada Boni, celebre gastronoma romana del primo Novecento, a far conoscere le pesche ripiene con il libro Il talismano della felicità, pubblicato nel 1929.

Come fare le pesche ripiene

La ricetta delle pesche ripiene è particolarmente facile, e prepararle vi impiegherà non più di un’ora circa.

Si parte dalle pesche, che vanno lavate, asciugate e tagliate a metà, senza però privarle della buccia, ma solo del nocciolo interno. Le metà si svuotano con l’aiuto di un cucchiaio o di uno scovolino, e la polpa si trasferisce in una ciotola.

In un’altra ciotola si lavorano i tuorli di due uova con 30 grammi di zucchero, e si monta il tutto fino a ottenere un impasto spumoso, al quale andrà poi aggiunto del cacao amaro setacciato, uno o due cucchiai di liquore Amaretto Disaronno (o equivalenti) e gli amaretti sbriciolati.

Una volta lavorato tutto per ottenere una consistenza compatta, si riempiono le metà delle pesche fino al bordo e si coprono con zucchero e qualche fiocchetto di burro.

Si trasferiscono le pesche nel forno a 180 gradi per 30 minuti, e si servono tiepide o fredde.

Pesche ripiene: la versione light

Rispetto alla versione originale della ricetta raccontata da Ada Boni nel suo manuale, le pesche ripiene possono essere realizzate anche in una versione più light.

Per farlo, eliminiamo le uova, il burro e lo zucchero e li rimpiazziamo con dello yogurt alla pesca, al quale aggiungeremo gli amaretti tritati e, a piacimento, un po’ di cacao amaro.

Dato che il ripieno delle pesche è più morbido, basterà cuocerle in forno la metà del tempo, e in 15 minuti avremo preparato un dessert che farà felici grandi e piccini.

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