Le carote dal classico colore arancione sono le regine del colore in tavola con le loro “barbe” di un verde intenso. Fanno parte delle Ombrellifere, che includono nella stessa famiglia prezzemolo, sedano e finocchi.
Originariamente coltivate in Asia, e poi esportate in Europa (dove divennero arancioni: quelle coltivate in Afghanistan e Pakistan erano infatti viola), le carote sono un concentrato di vitamine che durante tutto l’anno ci aiuta a tenere d’occhio la salute del nostro corpo.
100 grammi di carote contengono circa 41 calorie, restituendo così un apporto calorico moderato, che ben si confà all’utilizzo anche in diete ipocaloriche o in regimi alimentari per sportivi e persone molto attive.
Ricche in fibre (circa 2,8 grammi) e con un apporto pressoché assente di grassi, le carote sono una fondamentale fonte di betacarotene, un antiossidante naturale che, contrastando la diffusione dei radicali liberi nell’organismo, aiuta anche la catalizzazione della vitamina A.
Le carote contengono inoltre vitamina K, B6 e vitamina C, e sono una buona fonte di potassio. Il basso indice glicemico, inoltre, le rende adatte al consumo anche da parte di soggetti diabetici o insulino-dipendenti.
La lista di benefici correlati al consumo delle carote è ampia e variegata. Si potrebbe quasi dire che questo ortaggio sia un elisir di buona e lunga vita, senza paura di essere smentiti.
Il beneficio che nella cultura popolare è da sempre associato alle carote è quello di migliorare e proteggere la vista: la sintesi del betacarotene in vitamina A, infatti, apporta benefici alla retina, proteggendone la corretta funzionalità e abbassando significativamente il rischio di degenerazione maculare.
Sempre il betacarotene è responsabile dei benefici apportati alla pelle: consumare carote favorisce lo sviluppo dell’abbronzatura ma previene bruciature e ustioni grazie alla loro funzione di fotoprotezione.
Utilissime per la funzionalità vascolare, antiossidanti e gastroprotettive, sono inoltre ottime alleate nella lotta al tumore al colon. Essendo ricche in fibre, infine, favoriscono il senso di sazietà e aiutano coloro che sono a dieta.
Consumare le carote in quantità moderate non comporta nessun effetto collaterale o controindicazione, e addirittura l’inserimento nella dieta dovrebbe avvenire già dallo svezzamento, per incrementare i benefici sull’organismo.
Un consumo eccessivo di carote (oltre i 500 grammi al giorno, secondo i medici) potrebbe però favorire la carotenosi, ovvero un assorbimento di betacarotene che potrebbe far colorare la pelle di un tono giallastro.
Sono molte le varietà di carote in commercio, ed è possibile trovarle pressoché ovunque, dalla frutteria al banco del supermercato.
È importante acquistare solo e soltanto carote fresche, che si riconoscono dall’attaccatura ancora di colore acceso e dalla buccia brillante. La cartina tornasole della carota fresca è però la foglia: delle carote con fogliame verde intenso e vivo significa che sono state raccolte solo da poche ore, e dunque sono le più indicate da portare a casa.
Le carote hanno un periodo di conservazione piuttosto lungo, e anche i più distratti potranno tenerle in frigorifero per diversi giorni senza paura che si rovinino.
Per arrivare a un periodo di conservazione massimo di due settimane è necessario avvolgere le carote in della carta assorbente e riporle, chiuse in una busta di plastica alimentare, nel cassetto degli ortaggi.
Le carote possono essere congelate: vanno dapprima mondate e tagliate a rondelle sottili, sbollentate in acqua, lasciate raffreddare in acqua ghiacciata, asciugate e confezionate in sacchetti chiusi o contenitori ermetici.
L’ampia disponibilità di carote durante tutto l’anno suggerisce però di non congelare le carote, almeno che non sia strettamente necessario.
La carota può essere coltivata, e dunque consumata, praticamente tutto l’anno. Sta agli agricoltori fare in modo che umidità e temperatura siano sufficienti per permetterne una crescita regolare e priva di problemi.
Corte, mezzane o lunghe, ma anche precoci, medie, tardive e arancioni, viola, gialle o bianche. Le varietà di carote sono innumerevoli, ognuna con una caratteristica specifica ma tutte adatte al consumo, crude o cotte.
La carota più diffusa è quella che deriva dal ceppo Flakkee, corta e dal colore arancione intenso. La Flakkee fu selezionata dai botanici olandesi nel Settecento, forse perché l’arancione è il colore che da sempre si associa alla famiglia reale dei Paesi Bassi.
La comune di Napoli è di tipo lungo, precoce (soprattutto la F1) e dal colore intenso, mentre tra le carote viola le varietà che si trovano facilmente in commercio sono la Deep Purple e la Purple Haze (coltivabili anche in casa).
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