Il Biancomangiare o bianco mangiare è un dessert antico diffuso in tutta Italia. E’ un dolce al cucchiaio simile a un budino dove gli ingredienti principali sono latte e mandorle.
Le origini del biancomangiare sono medioevali e la ricetta fu perfino riportata da Pellegrino Artusi nel suo libro di ricette “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”.
È curioso come questa sorta di budino sia famoso in molte regioni italiane: in Sicilia viene preparato con il latte di mandorla, in Piemonte viene aromatizzato con scorza di limone e vaniglia mentre la ricetta tipica ragusana prevede l’uso di miele per dolcificarlo.
La sera prima, frullate lo zucchero assieme alla farina di mandorle. Trasferite il tutto in un contenitore con un coperchio, versate il latte e mescolate. Aromatizzate con la cannella, i semi di vaniglia e la scorza del limone grattugiata. Coprite, riponete in frigo e lasciate riposare per una notte.
Il giorno seguente, ammorbidite in acqua fredda i fogli di colla di pesce per una decina di minuti. Quindi estraetela e strizzatela.
Filtrate il composto di latte e mandorle con un colino, raccogliendo il liquido. Scaldate leggermente il liquido e fateci sciogliere dentro la colla di pesce. Lasciate raffreddare. Montate a parte la panna e aggiungetela al composto.
Versate il composto in 4 stampini monoporzione da budino e riponeteli in frigorifero a solidificare per almeno 4 ore.
Una volta pronto, sformate ciascun biancomangiare su un piattino e decorate con mandorle a lamelle tostate.
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