Gli asparagi sono i veri protagonisti della cucina di primavera: diuretici, ricchi di proprietà benefiche e versatili come pochi altri ingredienti. Gli asparagi sono ortaggi che si adattano bene ai primi piatti e ai contorni e che stanno bene con la carne e il pesce.
La coltivazione dell’asparago (detto asparagus officinalis) nacque in Asia Minore. Divenne famoso già a Roma, diventando uno dei piatti preferiti dagli imperatori. Sviluppatasi poi in Francia, nel Regno Unito e nell’America settentrionale la cultura degli asparagi (sia come ingredienti in cucina che per preparazioni officinali) è ormai consolidata in quasi tutti i paesi occidentali.
Gli asparagi fanno veramente molto bene alla salute dato che sono poveri di calorie ma ricchi in fibre e vitamine: 100 grammi di asparagi contengono infatti circa 20-22 calorie, con un apporto pressoché assente di grassi (0,23 grammi), mentre le proteine rappresentano il 3,2 per cento della parte edibile.
Buono il contenuto di fibre che raggiunge i 2 grammi ogni 100, mentre sono ricchissimi di vitamine. Un etto di asparagi apporta all’organismo più del 50 per cento della dose giornaliera raccomandata di vitamina C e addirittura il 95 per cento di folati (o vitamine B9-B12), indispensabili per garantire il corretto funzionamento dell’intestino e la salute del derma.
Privi di colesterolo e con un indice glicemico bassissimo gli asparagi sono un toccasana per qualsiasi dieta dimagrante o ipoglicemica, e possono dunque essere consumati senza particolari preoccupazioni anche dai soggetti diabetici e ipertesi, per i quali anzi assumono una funzione nutrizionale eccellente.
Salutari per l’organismo e ricchi di proprietà nutrizionali, gli asparagi non presentano particolari controindicazioni, se non per quanto riguarda due aspetti che potremmo definire circostanziali e secondari.
Il primo è legato al loro potere euforico, che li rende inadatti al consumo nei pasti serali e, più in generale, nei soggetti con disturbi del sonno conclamati. Il secondo è invece relativo all’alto contenuto di acido urico: per questo motivo la loro assunzione è sconsigliata per i soggetti con patologie a carico del sistema renale.
L’asparago può provocare meteorismo e flatulenza, come anche l’aglio e la cipolla (appartengono infatti alle Liliaceae), e dunque il loro consumo eccessivo può essere fonte di fastidio per l’apparato digerente. Il consiglio, in questo caso, è quello di assumerne quantità moderate e, all’occorrenza, placare i fastidi con una tisana al finocchio.
Gli asparagi migliori si acquistano rigorosamente nel periodo primaverile, quando la loro raccolta è nel pieno e il bouquet di sapori e profumi della verdura si fa più intenso.
Generalmente venduti in mazzi, gli asparagi freschi più buoni si riconoscono attraverso la turgidità del gambo, per la lucidità di quest’ultimo e per il perfetto stato di conservazione della parte culminante, che deve essere chiusa e formare una vera e propria punta.
Gli asparagi possono essere acquistati anche surgelati: vengono venduti sia interi (ai quali bisognerà rimuovere la parte inferiore del gambo, legnosa e poco adatta al consumo diretto) che già tagliati in piccoli pezzi, adatti dunque per arricchire paste, risotti e secondi piatti.
L’asparago è la verdura primaverile per eccellenza. Il suo arrivo sui banchi dei mercati coincide con l’avvio (giorno più, giorno meno) della bella stagione, ed è per questo che è possibile iniziare ad acquistare gli asparagi già nelle ultime settimane di marzo.
Il periodo di raccolta migliore è però quello di aprile e maggio, che è preceduto nelle asparagiaie da un lavoro di coltivazione, controllo ed eradicazione delle piante che dura diversi anni, e che viene fatto attraverso un calendario fitto, su terreni ampi e drenanti e in climi soleggianti, possibilmente non eccessivamente ventosi e dalle temperature regolari durante l’arco dell’anno.
Gli asparagi si dividono sostanzialmente in tre grandi famiglie, evidenziate dal loro colore di base: quelli verdi, quelli bianchi e quelli viola. In Italia si predilige la coltivazione e la vendita degli asparagi verde e bianco, che si trova in diverse varietà, tra le quali:
In Sicilia è scarsamente diffuso l’asparagus pastorianus (o di Pastor), una coltivazione rarissima della zona meridionale dell’isola, di colore grigiastro ma dal sapore intenso. In Liguria, nella zona di Albenga, si coltiva l’asparago violetto, dal caratteristico colore intenso e tutelato come presidio Slow Food. A Bassano del Grappa regna infine l’asparago bianco, tutelato dalla DOP e riconoscibile per il gambo di colore candido, che in cucina viene utilizzato per risotti o consumato insieme alle uova.
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