Arance: proprietà, benefici e controindicazioni

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Le arance sono uno degli alimenti più amati in assoluto dagli italiani. Insieme alle mele e alle banane, infatti, questo frutto è sul podio delle preferenze delle famiglie nostrane a tavola (fonte Coldiretti). Sin dalla loro antica importazione dall’Asia, le arance sono diventate parte integrante della dieta mediterranea, diffondendosi rapidamente in ogni parte del globo. Non a caso il colore arancione prende il suo nome proprio dalla cromatura calda e accesa della buccia dell’agrume; tale tonalità, prima dell’avvento universale dell’arancia, veniva chiamata genericamente rosso.

Appartenente alla famiglia delle Rutacee, della quale fanno parte gli agrumi più diffusi, il citrus sinensis (nome antico del frutto) è sinonimo riconosciuto di vitamina C. Una sana spremuta di arance è considerata, ancora oggi, il rimedio naturale per eccellenza ai malanni di stagione. Ma oltre a essere un valido alleato del sistema immunitario, l’arancia nasconde tante altre qualità che la rendono un’indispensabile presenza fissa in ogni dieta sana che si rispetti.

Proprietà Nutrizionali

Forse non tutti sanno che, accanto all’ottimo apporto di vitamina C (circa 45 milligrammi ogni 100 grammi), nell’arancia sono presenti in misura minore anche le vitamine A, B e P. Il suo apporto calorico basso, con solo 34 calorie l’etto, la rendono un frutto decisamente consigliato per tutte le diete ipocaloriche e finalizzate alla perdita di peso.

L’arancia, quindi, è anche un’alleata della linea. Le poche calorie, infatti, sono il risultato di un grande apporto d’acqua (quasi il 90 per cento per ogni unità) e zuccheri contenuti (circa 8 per cento). Tra le altre proprietà, inoltre, troviamo la presenza di sali minerali, tra cui potassio, calcio, fosforo, ferro e sodio, e di fibre. Quest’ultime, però, sono quasi totalmente assenti nel semplice succo di arance, così come il potassio, che “non sopravvive” alla spremitura.

Benefici

Che siano a spicchi o spremute, le arance sono universalmente conosciute e riconosciute come gli agrumi salutari per eccellenza. E tale investitura non è di certo casuale. Da “rimedio della nonna” a cura naturale il passo è breve. Alcuni dei benefici insiti nell’assunzione regolare dell’arancia, per esempio, sono strettamente correlati alle difese immunitarie. La presenza di vitamine A, B, P e, soprattutto, C, fa sì che l’arancia sia uno dei frutti simbolo della lotta contro le patologie virali di lieve entità (tosse, raffreddore etc etc), non di rado considerati sintomi influenzali.

Come già detto, le proprietà dell’agrume lo rendono abile e arruolato nei casi di diete a basso contenuto di calorie, mentre il grande apporto d’acqua fa rima con capacità diuretica, per un miglioramento della ritenzione idrica. Il binomio con le diete dimagranti e salutari è reso ancora più solido dalla presenza di numerosi antiossidanti (tra cui polifenoli e terpeni), ottimi per combattere tutte quelle molecole dannose per il nostro fisico, comunemente chiamati radicali liberi.

Un consumo equilibrato e regolare di arance, quindi, aiuta anche a mantenere tonica e soda la pelle, ritardando l’invecchiamento cutaneo. Il risultato finale è un metabolismo più attivo e sano. L’arancia, infatti, previene anche la stitichezza, favorendo il regolare funzionamento dell’intestino grazie alle fibre. In più si aggiunge alla lista di quegli alimenti consigliati per il mantenimento di una buona salute cardiaca.

Ma i benefici sembrano non finire qui. Alcuni studi, anche italiani, dimostrano come alcune qualità dell’arancia siano strettamente correlate alla lotta contro il cancro. Non a caso l’AIRC (associazione italiana per la ricerca sul cancro) ne ha fatto simbolo distintivo della propria missione. Altre pubblicazioni invece, come quella della prestigiosa Università inglese di Reading, hanno dimostrato come l’assunzione di mezzo litro di spremuta al giorno sia un toccasana per le funzioni cognitive globali, in particolare per gli over 65.
Insomma, mangiare arance e berne il succo fa bene anche al cervello.
4 motivi arance

Effetti collaterali e controindicazioni

Chi assume regolarmente un’equilibrata dose giornaliera di arance, è quasi sempre nel giusto. Quel “quasi”, però, è siginficativo, poichè, come ogni alimento presente nella nostra cucina, esistono delle controindicazioni di base anche per l’arancia. In alcuni rari casi, infatti, si possono verificare degli effetti collaterali.

Sebbene l’allergia a questi tipi di agrumi sia piuttosto inusuale, è sconsigliato ovviamente l’utilizzo in regime di intolleranza. Quando si ha acidità di stomaco è meglio starne lontani, soprattutto prima di un pasto. Banditi categoricamente, quindi, alle persone affette da gastrite, alle quali gli acidi presenti (citrico e ascorbico) nel frutto potrebbero peggiorarne i sintomi. Le arance, inoltre, non sono assolutamente un buon rimedio per cistiti e diarrea.

Infine vale la pena ricordare che, per una dieta sana e ponderata, è raccomandato consumare arance fino a un massimo di tre al giorno.

Come scegliere e acquistare le arance

Mangiare arance, oramai è appurato, nella maggior parte dei casi fa molto bene alla salute. Ma saper scegliere l’alimento giusto, da un fruttivendolo fidato, è indubbiamente essenziale. Regola base è quella di privilegiare prodotti non trattati, biologici. Come si riconoscono? Non hanno sicuramente la buccia lucida (quindi non hanno subito l’attacco di sostanze tossiche) e non sono indicati per la lunga scadenza. Le cosiddette arance bio si possono anche mangiare con tutta la buccia.

L’arancia giusta è pesante, non ammaccata, senza muffa e con la buccia soda e tesa. Controllate sempre l’etichetta (che deve essere in ogni caso accompagnata, per legge, al frutto), scegliendo, quando possibile, arance nostrane; quest’ultime non subiscono il trattamento che viene spesso riservato a quelle intercontinentali.

Oltre alla componente lucidità esterna, un altro segreto per scegliere in modo accurato un’arancia è la freschezza. Un frutto fresco lo si riconosce dalla presenza del picciolo, che deve avere un colore verde acceso. Inoltre se accompagnate alle arance troviamo ancora delle foglie verdi sul peduncolo, significa che il prodotto è senz’altro maturo, fresco e giovane, poichè fino a pochi giorni prima era ancora attaccato al proprio albero.

Stagionalità delle arance

Mettere a tavola arance tutto l’anno è oltremodo sbagliato. Sebbene il mercato, al giorno d’oggi, ci consente di avere qualsiasi alimento in ogni momento della stagione, la produzione naturale di questi frutti ha una durata limitata, che varia a seconda della tipologia. Di base le arance sono prettamente invernali, con un periodo fiorente tra dicembre e marzo.

Le più precoci sono le Navel, che possiamo trovare presso i rivenditori già a fine ottobre. Le tardive per eccellenza, invece, sono le Sivigliane, le quali arrivano a maturazione fino a maggio inoltrato. Diffidate in ogni caso delle eventuali arance che trovate sugli scaffali dei supermercati per tutto il periodo estivo.

Le varietà delle arance

L’arancia è l’agrume più famoso e diffuso nel mondo. Ne esistono tante tipologie differenti e non è sempre facile distinguere una specie dall’altra. Senz’altro la prima distinzione generale che si può attuare è quella di natura gustativa; da una parte, infatti, troviamo le arance amare, usate soprattutto nella produzione di liquori e nella pasticceria, dall’altra, invece, le arance dolci, quelle che mangiamo, a spicchi o spremute, tutti i giorni.

Le arance dolci, a loro volta, possono essere classificate in due grandi famiglie: le bionde (dette anche a polpa bionda) e le pigmentate (dette anche a polpa rossa). Appartengono alle prime, tra le centinaia di varianti presenti in tutto il mondo, le già citate Sivigliane e Navel, che risultano essere anche le più usate per i succhi di frutta. Affiliate alle seconde, invece, troviamo quelle dalla polpa più scura, come le famose Tarocco, Moro e Sanguinello.

Proprio quest’ultime specie fanno parte della celebre “arancia rossa di Sicilia IGP“, uno dei fiori all’occhiello della produzione italiana. Solo nel nostro paese, infatti, esistono più di 40 varietà differenti di arance, divise tra coltivazioni per frutta da tavola e da spremuta. La regione trainante è senz’altro la Sicilia, ma, grazie al clima favorevole, anche PugliaCalabria s’aggiudicano un ruolo rilevante all’interno della produzione nazionale.


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