Alchechengi: proprietà, benefici e impieghi in cucina

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Strettamente imparentato con pomodori e patate, poiché appartenente alla medesima famiglia delle Solanaceae, l’alchechengi è una pianta perenne particolarmente apprezzata a scopo ornamentale, a causa dei suoi particolari fiori di colore arancio, dalla tipica forma di lanterna.

Il caratteristico fiore, però, al suo interno custodisce una bacca commestibile, dalla forma che ricorda la ciliegia e dal gusto che rimanda, invece, al pomodoro o al lampone, ottima da gustare in vari modi: fresche, candite o nelle insalate.

Un pieno di vitamina C

L’alchechengi è una pianta originaria dei continenti europeo e asiatico e il suo nome odierno rappresenta una evidente derivazione del termine arabo, successivamente latinizzato, “al-kakang“, il cui significato è, appunto lanterna cinese.

Erbacea in grado di raggiungere il metro di altezza, questa pianta nel periodo autunnale produce un frutto con un contenuto di vitamina C addirittura superiore a quello del limone, dal gusto dolce e dal leggero accento asprigno, impiegato fin dai tempi più remoti per i suoi effetti depurativi.

Dotati di un aspetto così particolare da essere molto apprezzati, nei giardini, anche come elementi decorativi, i frutti piccoli, gialli e rotondi dell’alchechengi sono nascosti all’interno di piccole foglie rosse o giallo-dorate che, una volta aperte, assumono la forma di in una lanterna in miniatura.

L’alchechengi è piuttosto resistente ai batteri e alle condizioni climatiche proprie degli inverni rigidi e si adatta alla perfezione alla coltivazione in vaso, purché all’aperto, in terrazzo, dove però occorre evitare l’esposizione diretta alla luce solare.

È importante ricordare che solo il frutto dell’alchechengi è commestibile, mentre nelle foglie è nel fusto è presente la solanina, una sostanza che per il nostro organismo può risultare tossica.

Proprietà e benefici

L’alchechengi possiede numerose proprietà. La sua fama, nella medicina cinese, era legata soprattutto al suo riconosciuto potere depurativo, trattandosi di un frutto molto diuretico. Nell’ambito della fitoterapia viene frequentemente impiegato per curare la gotta e i calcoli renali.

Poiché la pianta è ricca di mucillagini, carotenoidi e flavonoidi, inoltre, l’assunzione dei suoi frutti produce un efficace effetto antiossidante in grado di integrare, nel nostro organismo, discrete quantità di vitamina C, con il conseguente aumento delle naturali difese immunitarie.

Organi come lo stomaco, le vie urinarie d il fegato, a loro volta, traggono notevole beneficio dall’effetto protettivo espletato da tali particolari proprietà. L’alchechengi è anche un prezioso amico della pelle, poiché contrasta e previene alcuni problemi specifici del derma, come le infiammazioni e la ritenzione idrica.

L’impiego in cucina dell’alchechengi – Un frutto bello e anche buono

I piccoli frutti dell’alchechengi trovano impiego in cucina sia come alimento fresco che essiccato o comunque conservato. Nel primo caso è perfetto in macedonia, con altri frutti di stagione o aggiunto alle insalate, dove apportano piccole, utilissime dosi di vitamina C.

Molto di frequente l’alchechengi si consuma sotto forma di marmellata o di frutta candita, ideale per farcire dolci, biscotti e dessert. Ovviamente la bellezza del frutto, soprattutto se dotato ancora delle caratteristiche foglioline che lo avvolgono, lo rendono perfetto per decorare dolci o altri tipi di pietanze (avendo sempre l’accortezza di non ingerire mai queste ultime).

Un modo raffinato e semplice per proporli, a fine pasto, consiste nell’immergere le bacche nel cioccolato fondente fuso, tenendole per il picciolo, dopodiché lasciarle a raffreddare, e consumarle dopo che il cioccolato si è solidificato.

Diventeranno un dessert simpatico e dal sapore sorprendente.

Alcune ricette veloci e gustose con gli alchechengi

Macedonia esotica con alchechengi e litchi

  • 12 ciliegie della Cina, o litchi
  • 2 mango
  • 2 kiwi
  • 8 alchechengi
  • 2 arance
  • 1 ananas
  • un lime
  • un cucchiaio di miele liquido
  • 50 g di zucchero di canna
  • foglioline di menta q.b.

Versare in una pentola un bicchiere d’acqua con lo zucchero di canna e far bollire fino ad ottenere uno sciroppo al quale aggiungere, una volta raffreddato, il succo di metà lime. Sbucciare i 2 kiwi e un solo mango e tagliarli a fette sottili.

Sbucciare e pelare uno ad uno gli spicchi delle 2 arance. Eliminare la scorza dell’ananas, eliminare il torsolo dalla consistenza legnosa e tagliarne la polpa a spicchi. Sbucciare le ciliegie della Cina, avendo cura di non rovinarne la tenera polpa.

Mettere tutta la frutta in una scodella capiente, irrorarla con lo sciroppo al lime e lasciar macerare il tutto per almeno 2 ore. Sbucciare il secondo mango e frullarne la polpa con il cucchiaio di miele e il succo del lime rimasto. Versare la salsetta così ottenuta sul fondo delle coppette da macedonia, disporvi la frutta dopo averla scolata dalla marinata, decorare con le foglioline di menta e servire.

La marmellata di alchechengi

  • 400 g di alchechengi privati del fiore e puliti
  • 300 g di zucchero
  • 2 cucchiai di acqua
  • 1 cucchiaio di addensante alimentare apposito per marmellate
  • il succo e la scorza di un limone

Tagliate a listarelle la scorza del limone, portarla a bollore per 10 minuti ed estrarla dall’acqua per farla scolare ancora calda. Mescolare lo zucchero con l’addensante alimentare, versarlo in una pentola con gli alchechengi, l’acqua, il succo e la scorza sbollentata del limone e portare lentamente a bollore. Continuare la bollitura a fuoco vivace, avendo cura di mescolare di continuo per 10 minuti.

Versare in un vasetto dotato di tappo con chiusura ermetica, chiuderlo e capovolgerlo, per eliminare l’aria. Una volta fredda, la marmellata può essere conservata a lungo in frigorifero.

Macedonia di frutta al cioccolato

  • 200 g di cioccolato fondente
  • 150 g di panna fresca
  • 8 alchechengi
  • 4 mandarini cinesi
  • 1 ananas
  • 12 fragole
  • 8 biscotti di pasta frolla
  • 4 meringhe

Lavare sotto abbondante acqua corrente la frutta e asciugarla tamponando con la carta assorbente da cucina. Eliminare la scorza dell’ananas e tagliarne la polpa in spicchi. Disporre al centro dei piatti (uno per commensale), una ciotolina e tutt’intorno la frutta, i biscotti e le piccole meringhe.

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel forno a microonde, aggiungere la panna, mescolare e versare il composto nelle ciotole precedentemente disposte al centro dei piatti. Servire subito in tavola, con le forchette apposite per la fonduta o con stuzzicadenti.


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