L’aglio è una pianta ad uso alimentare tradizionalmente annoverata nella famiglia delle Liliaceae, ma da poco riclassificata come parte delle Amaryllidaceae.
Il suo uso alimentare, nonché la stessa coltivazione, sono storicamente testimoniati in Siberia e in Egitto, alcuni secoli fa. Oggi, la produzione è diffusa pressoché in tutto il mondo, con una prevalenza in Asia.
La Cina ne produce complessivamente oltre 13 milioni di tonnellate l’anno, un quantitativo 16 volte maggiore dell’India, il secondo coltivatore al mondo. Tra i paesi che producono più aglio troviamo anche la Corea del Sud, l’Egitto, la Russia, gli Stati Uniti d’America e l’Ucraina.
Negli anni Cinquanta del Novecento diversi scienziati hanno descritto la composizione biologica dell’aglio, in modo particolare dell’alliina, l’allicina e il disolfuro di diallile. Sarebbero proprio questi elementi, infatti, a dare all’aglio il suo odore intenso e caratteristico.
100 grammi di aglio apportano all’organismo 149 kcal. È un quantitativo significativamente più alto rispetto alla cipolla, l’altro elemento cardine dei condimenti nella cucina nostrana, che si ferma a 26 kcal.
La sua composizione è così ripartita:
Dal punto di vista delle vitamine, apporta buone quantità di vitamina B1, B3, B5, B6 e C. Per quanto riguarda i minerali, quelli più presenti sono calcio (181 mg), fosforo (153 mg), potassio (401 mg) e sodio (17 mg).
La medicina fitoterapeutica riconosce diversi benefici derivanti dal consumo d’aglio, e in maniera particolare l’azione efficace contro le malattie dell’apparato cardiovascolare. È un efficace cura per l’ipertensione, previene le trombosi ed è efficace anche contro l’aggregazione delle piastrine.
Per quanto riguarda i malanni di stagione previene efficacemente l’insorgenza di raffreddori e sintomatologie influenzali, così come il regolare consumo ha un effetto antielmintico (ovvero previene la formazione di parassiti intestinali).
L’ajoene, composto chimico presente naturalmente nell’aglio, avrebbe secondo la scienza numerosi effetti benefici nella prevenzione dell’ossidazione cellulare e addirittura delle malattie virali, come l’herpes e le stomatiti. Nei casi di HIV, ha un’azione benefica nei processi che coinvolgono le glicoproteine delle cellule.
Per molti l’aglio crudo fa dimagrire. Non è una correlazione studiata, ma un consumo regolare può in ogni caso essere di sicuro aiuto per il nostro corpo.
L’aglio ha alcuni effetti collaterali, che è bene tenere a mente prima di inserirlo stanzialmente nella nostra dieta. In particolare:
Quando si acquista l’aglio bisogna fare attenzione, soprattutto, alla freschezza: il bulbo non deve essere fiorito ovvero avere germogli più o meno grandi. Qualora lo abbiate già in casa, privatelo della parte centrale.
Va acquistato intero, con ancora la “camicia”, che protegge i singoli spicchi e ne evita un più rapido deperimento.
La coltivazione dell’aglio inizia generalmente nel mese di febbraio, proprio in uno dei momenti più freddi dell’anno, e la raccolta avviene a partire da aprile.
Si può dire dunque che l’aglio sia un prodotto primaverile, con una stagionalità che va da aprile a giugno compreso. In ogni caso, anche grazie all’importazione, è possibile consumarlo tutto l’anno.
Ci sono numerose varietà di aglio coltivate in Italia, tutte con caratteristiche particolari e dalla ricchezza organolettica peculiare, come:
La Videoricetta Top