L’Italia è uno dei paesi con il maggior consumo di pasta e tra le qualità più amate c’è senza dubbio la pasta fresca artigianale o fatta in casa, all’uovo o acqua e farina. Spesso è realizzata a casa per i menù di ricorrenze importanti e, quasi sempre, in quantità abbondanti, in modo da poterla conservare per altre occasioni o preparare in anticipo. E allora come conservare la pasta fresca al meglio?
Nella storia della gastronomia italiana, la pasta ha da sempre una grande importanza e quella fresca non accetta confronti. La pasta fatta in casa, ottenuta amalgamando farina e uova o farina e acqua e, poi, stendendo una sottile sfoglia da tagliare nel formato desiderato, è spesso preparata per la domenica o per festività e occasioni speciali. E, puntualmente, ogni volta accade di averne una cospicua quantità da mantenere per i giorni successivi…
Le paste fresche possono durare da qualche giorno fino a sei mesi, seguendo diversi metodi per riporle al meglio e preservarne sapore e freschezza. La scelta del metodo da utilizzare dipende da quanto tempo si intende conservarle.
La pasta fresca, tagliata e arrotolata o nel singolo formato, si può tenere in frigo più giorni (due o tre giorni) in sacchetti per alimenti ben sigillati o in contenitori ermetici. Questo è un metodo non adatto alle paste ripiene (come ravioli, tortellini, tortelli, tortelloni, cappelletti, agnolotti…) che vanno subito consumate o congelate, poiché il ripieno umido è più facilmente deperibile.
Nel congelatore si possono conservare tutte le tipologie di pasta fresca fino a due mesi e le paste ripiene al massimo fino a 100 giorni. Dopo avere fatto asciugare all’aria (semi-secca) la pasta per un’ora, si mette a congelare, ben distanziata, su dei vassoi per qualche ora e, poi, si può raccoglierla in sacchetti o contenitore ermetici da porre nella parte più bassa del congelatore. Nel momento della cottura, si getta congelata direttamente in acqua bollente salata e si cuoce come la pasta fresca.
Un altro metodo casalingo per conservare più a lungo la pasta fresca non ripiena è quello dell’essicazione in forno. È necessario riscaldare il forno alla temperatura di 50°C per qualche minuto e poi spegnerlo. Si sistema la pasta sempre ben distanziata su delle teglie, e si lascia ad asciugare per circa un’ora nel forno, spento e precedentemente riscaldato, tenendo aperto lo sportello. Appena la pasta è secca completamente, si procede riponendola in sacchetti per alimenti o in recipienti ermetici, meglio se di vetro, in un luogo asciutto, fino a un mese. Per essiccare formati lunghi, è conveniente formare dei “nidi” di pasta, che potranno essere più facilmente gestiti per la cottura. La pasta essiccata in forno o semi-secca all’aria può essere, poi, anche congelata.
Con questo metodo si può conservare più a lungo la pasta ripiena, in frigo qualche giorno o nel congelatore fino a due mesi. La sbiancatura, o “sbollentatura”, consiste nel precuocere qualche secondo la pasta fresca in acqua bollente e, poi, dopo averla messa a perdere umidità all’aria su un canovaccio o un foglio di carta forno, si può mantenere in frigo o nel congelatore. In questo modo, la pasta potrà essere fatta in anticipo e si eviterà anche di romperla in cottura.
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