Orecchiette e tarallucci. In maniera semplicistica, quasi banale potremmo riassumere così il mondo della cucina pugliese. Un insieme di tradizioni provinciali spesso molto diverse in pochi chilometri di distanza: per questo potremmo parlare, più che di ricette pugliesi, di ricette foggiane e leccesi, baresi e tarantine.
La tradizione gastronomica pugliese può contare su una ricca serie di materie prime, che vanno dalla frutta alla verdura, dalla carne al pesce e senza dimenticare formaggi, condimenti e non solo. Se nella zona garganica e in provincia di Foggia troviamo salumi, formaggi e vini è nel quadrante centro-meridionale della regione che iniziamo a vedere una sempre maggiore diffusione delle olive con tutti i derivati.
Le orecchiette alle cime di rapa sono considerate tra i piatti tipici pugliesi per eccellenza. Questo particolare taglio di pasta, ancora oggi preparato dalle signore nell’Arco Basso di Bari, è tradizionalmente accompagnato dal condimento di verdure, ma anche dal ragù di carne di cavallo o dalla purea di fave.
Parimenti conosciuta è la combinata patate, riso e cozze (o riso, patate e cozze a seconda del territorio): le cozze si ritrovano in diverse ricette, come i cavatelli con le cozze. È la testimonianza di una cultura del mangiare decisamente ricca, dove anche le verdure dicono la loro, come nel caso della melanzanata di Sant’Oronzo, piatto tipicamente leccese.
La focaccia pugliese, morbida e coperta da una “pioggia” di pomodori è uno sfizioso esempio di street food, alla pari delle sgagliozze (scaglie di polenta fritte) o del panino di Ceglie Messapica, che si farcisce con provolone, mortadella, tonno e capperi.
Sempre parlando di lievitati è impossibile dimenticare il pane di Altamura, vera eccellenza regionale (e nazionale) con le sue curiose forme e il sapore unico.
L’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi conta ben 246 elementi, un numero in linea con le maggiori regioni italiane. È il frutto di una cultura produttiva unica, che si apprezza provando la scapece gallipolina, lo spumone salentino, il rustico leccese, il biscotto di Ceglie Messapica e numerosi altri ancora.
Particolarmente apprezzata è la mandorla, diffusa soprattutto nel cegliese a Toritto, mentre dalla terra provengono la carota di Polignano, il carosello di Manduria (terra del celebre Primitivo rosso) e la cicerchia.
Il pasticciotto è certamente il più noto esempio di dolce pugliese. Questro scrigno di pasta sfoglia, nel quale è versata abbondante crema pasticcera, è originario di Galatina ma ormai è possibile trovarlo in tutto il Salento.
A Ceglie Messapica, già citata, si produce un biscotto di mandorle riempito con confettura di ciliegie, mentre a Monte Sant’Angelo si riempiono le ostie con le mandorle tostate unite con il miele.