Il risotto al radicchio è una ricetta tradizionale italiana, che coniuga la bontà di due ingredienti da sempre legati al settentrione, e in maniera particolare al Veneto.
La fama di questo risotto cresce in maniera esponenziale intorno alla seconda metà dell’Ottocento, in particolare grazie a un noto “sponsor”, il compositore Giuseppe Verdi. Sappiamo infatti che il musicista era un grande fan di questo risotto, e lo consumava ogni qualvolta fosse possibile, anche in estate.
Addirittura, fece preparare dalla moglie Giuseppina una ricetta del risotto con radicchio che inviò a Camille Du Locle, impresario dell’Opera di Parigi, forse per dare disposizione ai cuochi di prepararlo in occasione delle sue visite francesi.
Fu poi Henry-Paul Pellaprat, chef e autore del volume L’arte della cucina moderna, a realizzare la ricetta del “Risotto Verdi”, ispirandosi alla figura del compositore.
Per iniziare a preparare il risotto al radicchio, tritate la cipolla e fatela appassire con una noce di burro in una larga pentola di acciaio.
Aggiungete il riso, fate tostare qualche minuto, sfumate con il vino e poi aggiungete il brodo, un mestolo per volta fino a coprirlo. Rabboccate il brodo evaporato durante la cottura affinché il riso non rimanga mai scoperto.
Intanto dividete il radicchio a metà, togliete l’eccesso di parte bianca e tagliate a listelli le foglie. Fate appassire il radicchio per qualche minuto in una padella con l’altra noce di burro.
Due minuti prima della fine della cottura indicata sulla confezione del riso utilizzato, aggiungete una spolverata di pepe, il radicchio e qualche fogliolina di timo.
A cottura ultimata, mantecate per qualche minuto il risotto fuori dal fuoco aggiungendo il Grana Padano grattugiato e una noce di burro. Una volta che sarà diventato bello cremoso, lasciatelo riposare qualche istante prima di servirlo all’onda.
Per un risotto al radicchio più scenografico tenete da parte qualche strisciolina di radicchio crudo per decorare il piatto finito.
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